Cgil: «Bene i vaccini a docenti e ata, ma la chiusura delle scuole è eccessiva»
Il sindacato espone le sue perplessità sul fermo della didattica in presenza in relazione alle vaccinazione del personale scolastico

CATANZARO «Le forti sollecitazioni delle Oo.Ss. della Regione Calabria, in merito alla gestione dell’emergenza sanitaria nelle scuole, iniziano ad avere un primo importante riscontro». Si legge in una nota della Cgil che continua – è recente comunicazione del presidente facente funzioni Spirlì sulla vaccinazione del personale della scuola (docente ed ata) in via prioritaria ed in tempi ristretti, notizia che nasce dal principio, da noi fortemente sostenuto, di essere considerata una categoria ad alto rischio di contagio».
«Si tratta di un primo riconoscimento, accolto con grande soddisfazione da parte delle Oo.Ss. regionali – continua Cgil – di quanto più volte sollevato nei giorni passati ed è frutto di quel confronto richiesto con insistenza per condividere alcune scelte che interessano il comparto scuola».
Bisognerà vaccinare 50mila persone in tempi brevi
«Forte perplessità sono state invece espresse sulle modalità di svolgimento di questa complessa operazione. La volontà di chiudere le scuole, inizialmente già prevista nell’immediato, non è stata considerata operativamente fattibile – dichiara il sindacato -anche perché è stato consigliato un preventivo monitoraggio sul personale che intenderà sottoporsi a vaccinazione per definire nel miglior modo possibile il piano. A tal fine si ritiene necessario che la regione, in tempi brevi, avanzi all’Ufficio scolastico regionale formale richiesta per l’avvio della rilevazione. Pur riconoscendo un grande impegno da parte del personale sanitario per la somministrazione dei vaccini, a causa della complessità e dell’elevato numero dei soggetti interessati (circa 50.000 persone in Calabria), la chiusura preventiva e generalizzata di 15 giorni di tutte le scuole della regione appare ingiustificata e forse eccessiva, nonché non prevista da nessuna disposizione vigente». Se come chiaramente emerso sarà necessario uno sforzo particolare, – conclude la nota – le Oo.Ss. sono disponibili ad un confronto con Regione ed Amministrazione scolastica per trovare, anche in forma immediata, soluzioni che possano limitare ricadute negative sull’intera comunità educante».