Emergenza freddo, allestito un dormitorio a Lamezia Terme
L’impegno della Caritas diocesana e della parrocchia della Pietà. E’ stato allestito nella sala che ospita gli scout all’interno dei locali della parrocchia

LAMEZIA TERME Non sarà una notte al gelo, quella che trascorreranno nove senzatetto di Lamezia Terme. La Caritas diocesana e la parrocchia della Pietà, infatti, nell’arco di qualche ora, stamani hanno allestito un dormitorio nella sala che ospita gli scout all’interno dei locali della parrocchia. E’ bastato un appello del parroco durante la messa delle dieci perchè si mettesse in moto una vera e propria macchina della solidarietà per cercare di allestire un ricovero al caldo per chi è meno fortunato. Una sistemazione provvisoria, in attesa della riapertura del dormitorio di Sant’Eufemia che il Comune dovrebbe riaffidare alla Caritas, ma che darà la possibilità, specie in queste giornate di particolare freddo a nove persone di poter trascorrere al caldo le notti gelide. Ed è stata una macchina della solidarietà spontanea che ha visto tutti impegnati: scout e azione cattolica che hanno iniziato a sistemare la sala che accoglie i letti; volontari che si sono messi subito all’opera per pulire e sanificare i locali; fedeli che hanno portato da casa letti, materassi, lenzuola, federe, asciugamani, coperte. C’è stato anche chi, messosi in macchina, ha raggiunto la propria casa al mare per recuperare una rete ed un materasso.
Alla fine dell’attività, il parroco ha notato che i letti erano nove e non otto per come era stato richiesto. Un letto in più che, dopo pochi minuti, ha avuto il suo perchè. Un ragazzo, che, in disparte ed in silenzio, assisteva alla sistemazione degli otto senza tetto, si è avvicinato al parroco e gli ha chiesto se poteva restare anche lui: nella notte appena trascorsa, era stato al gelo. Una solidarietà che colpisce anche se non inaspettata perchè, come ricordato dal vescovo, Giuseppe Schillaci, durante la celebrazione eucaristica officiata in ospedale in occasione della giornata del malato, «una comunità che cresce umanamente afferma quello che papa Francesco ci sta dicendo: siamo tutti fratelli. E siamo tutti fratelli perchè siamo tutti figli dello stesso Padre».