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«Sito d’interesse nazionale, a Crotone manca il commissario per usare 70 milioni di euro»

Corrado, Abbate, Angrisani e Granato: «Una nomina attesa dal 2018 per la bonifica dei danni ambientali sul territorio pitagorico»

Pubblicato il: 25/03/2021 – 12:35
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«Sito d’interesse nazionale, a Crotone manca il commissario per usare 70 milioni di euro»

«Il sito di interesse nazionale (Sin) “Crotone, Cassano e Cerchiara” è stato incluso nell’elenco dei siti di bonifica di interesse nazionale già dal 2002 e riperimetrato nel 2017, a seguito di una sentenza del Tribunale di Milano, passata in giudicato, l’Eni ha versato al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare circa 70 milioni di euro a ristoro del danno ambientale provocato nel sito di Crotone». Lo scrivono in una nota congiunta le senatrici Margherita Corrada, Luisa Angrisani, Rosa Abate e Bianca Laura Granato al Ministro della Transazione Ecologica. «Tale somma doveva essere versata sulla contabilità speciale ad uso del commissario straordinario per l’ambiente di Crotone per effettuare gli interventi di bonifica nelle aree perimetrate come Sin esterni al perimetro degli impianti industriali dismessi; il commissario straordinario per il Sin di Crotone è nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro che oggi si appella della transizione ecologica e con il concerto del Ministro dell’economia e delle finanze». «Nel 2014 – continua la nota – la dottoressa Elisabetta Belli è stata nominata commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone; nel corso di alcuni incontri con gli enti locali, ella informava la comunità locale che le erano stati messi a disposizione, sulla contabilità speciale, 35 milioni di euro. In data 28 giugno 2018 l’incarico del commissario straordinario per il Sin di Crotone è scaduto e da allora, nonostante varie sollecitazioni pervenute anche da parte della Regione Calabria, il Ministero competente non ha provveduto alla nomina di un nuovo commissario».
«Considerato inoltre che – prosegue la denuncia delle senatrici – in data 17 settembre 2019, durante la presentazione della quarta relazione sullo stato delle bonifiche delle discariche abusive, l’allora Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha annunciato pubblicamente che sarebbe stato il generale Giuseppe Vadalà a ricoprire l’incarico di commissario straordinario per il Sin di Crotone, profilo particolarmente adatto all’incarico sia per la competenza e le esperienze maturate, sia in considerazione della pervasività della criminalità organizzata nel territorio crotonese, e che la nomina sarebbe stata ufficializzata in pochi giorni. All’annuncio non ha fatto seguito alcun provvedimento di nomina, generando una situazione di stallo che ha comportato e comporta un grave rallentamento delle attività di contenimento del danno ambientale e di completamento della bonifica. La provincia di Crotone è una delle aree più marginali e depresse d’Italia dal punto di vista sociale ed economico ed il perdurare del danno ambientale incide negativamente su tale situazione, con conseguenze nefaste per la popolazione e gli investimenti economici». «Si chiede di sapere – concludono – se il Ministro in indirizzo possa esplicitare i motivi alla base del protrarsi oltre misura dei tempi di nomina del commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Quali iniziative intenda adottare per la nomina del commissario e per garantire la prosecuzione e il completamento delle operazioni di caratterizzazione e bonifica del Sin, nonché per il versamento sulla contabilità speciale del commissario dell’intera somma di circa 70 milioni di euro».

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