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Cosenza, sanità al collasso. Fismu: «Si attivino gli ospedali di Rossano e Cetraro»

Claudio Picarelli: «Sono già 5 i reparti Covid all’Annunziata, eppure l’attività del pronto soccorso è quasi paralizzata»

Pubblicato il: 09/04/2021 – 12:46
Cosenza, sanità al collasso. Fismu: «Si attivino gli ospedali di Rossano e Cetraro»

COSENZA «In Calabria si assiste a improvvisazioni e politiche emergenziali per la gestione del Covid19, soprattutto a Cosenza e così si va incontro al collasso del pronto soccorso e delle corsie dell’Annunziata». Interviene così in una nota Claudio Picarelli segretario regionale di Federazione Sindacale dei Medici Uniti (Fismu), che sottolinea come manchi una programmazione razionale dell’assistenza sanitaria ospedaliera: «L’ospedale ‘hub’ di Cosenza, unica struttura della provincia dove si trattano tutte le patologie più complesse ha già convertito ben 5 reparti in reparti Covid: un totale di 130 posti letto e 19 in rianimazione e nonostante tutto stazionano in Pronto soccorso tra i 20 e i 30 pazienti Covid in attesa di posto letto, oltre agli altri con altre patologie. Una situazione di grande stress, di forte disagio per i cittadini e per il personale medico e sanitario». «Eppure, nonostante il rischio di collasso dei servizi a Cosenza – continua la denuncia del segretario regionale Fismu – ieri è arrivata la decisione della direzione generale di convertire un sesto reparto dell’Annunziata e dedicarlo sempre alla gestione dell’emergenza Covid. Un ulteriore grave errore, così si rischia di bloccare, anzi di paralizzare, l’attività sanitaria dell’unica struttura della provincia abilitata a trattare tutte le patologie complesse che gli altri ospedali non trattano». «Non si possono lasciare i cittadini senza assistenza, questa gestione dell’epidemia del Covid continua ad essere emergenziale, senza una razionale programmazione – conclude Picarelli – è il momento di cambiare il passo, si riparta dalla rete di servizi sul territorio, l’Asp converta interamente a ospedali Covid quelli di Rossano e Cetraro, strutture adatte perché dotate di rianimazione. E così Cosenza potrebbe riprendere la sua funzione anche per tutte le altre, numerose e gravi patologie che colpiscono i cittadini. Cambio di rotta o si va incontro al fallimento, al collasso dei servizi».

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