Spaccio ed estorsioni a Soverato, 22 condanne in abbreviato

CATANZARO Ventidue condanne, dai 20 a un anno e 8 mesi di reclusione, e 5 assoluzioni sono state decise oggi dal gup del Tribunale di Catanzaro, Filippo Aragona, nell’ambito del processo denominato “Prisoners Tax” che 23 luglio 2019 aveva portato 25 misure cautelari da parte dei carabinieri del comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato, coordinati dalla Dda di Catanzaro. Le accuse, a vario titolo contestate, sono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall’essere composta da più di dieci associati e da soggetti dediti all’uso di sostanze stupefacenti, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. Una consistente parte dei proventi dello spaccio erano destinati al mantenimento dei detenuti in carcere. Cocaina, marijuana e hashish erano le sostanze stupefacenti che in ingenti quantità venivano immesse sul mercato dalla cosca Procopio-Mongiardo che domina sul territorio di Soverato.

La sentenza

Il giudice ha condannato Antonio Arena, 7 anni di reclusione; Matteo Arena, 7 anni e 8 mesi; Alessandro Aversa, 8 anni; Ernesto Bertucci, 7 anni; Raffaele Campagna, un anno, 8 mesi e 1.800 euro di multa; Giuseppe Codispoti, 7 anni e 4 mesi; Giuseppe Corapi, 16 anni; Nicol Durante, un anno, 8 mesi e 1.800 euro di multa; Giovanni Gregoraci, 7 anni e mesi; Roberto Ierace, 7 anni, 8 mesi; Salvatore Lioli, 7 anni; Andrea Mascaro, un anno, 8 mesi e 1.800 euro di multa; Valentina Mongiardo, 7 anni; Vincenzo Pacicca, un anno, 8 mesi e 1.800 euro di multa; Carmine Procopio, 18 anni di reclusione; Domenico Procopio, 14 anni e 8 mesi; Maria Caterina Procopio, 7 anni; Sergio Scicchitano, 9 anni; Domenico Spadea, 20 anni; Saverio Spadea, 7 anni e 8 mesi; Carmela Vono, 9 anni di reclusione. Assolti Marco Verdiglione, Vincenzo Vasile, Giuseppe Paparo, Giovanni Longo, Eduardo Curcio.