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Amianto, in Calabria stimati 280 morti

I dati dell’Osservatorio nazionale. Il 2020 è «l’anno horribilis per coloro che sono stati esposti ad amianto, per via della pandemia Covid-19»

Pubblicato il: 28/04/2021 – 11:23
Amianto, in Calabria stimati 280 morti

CATANZARO In Calabria, l’Osservatorio nazionale amianto (Ona), stima in 280 i decessi per amianto e malattie asbesto-correlate. In particolare, sono segnalati 150 casi di mesotelioma con una stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto di circa 100, mentre per altre malattie asbesto correlate si parla di circa 30 decessi. I dati sono stati resi noti in occasione della “Giornata mondiale delle vittime dell’amianto”. «È sempre più drammatica la situazione delle vittime dell’amianto in Italia – è detto in una nota dell’Osservatorio – per l’assenza di provvedimenti incisivi per la messa in sicurezza e la bonifica dei materiali in amianto. Il nostro appello è al presidente Draghi perché utilizzi risorse del recovery fund per avviare le bonifiche e il bonus fiscale del 110% per la rimozione dell’amianto dagli edifici privati». «Nonostante sia stato messo al bando nel 1992 – è detto nella nota – l’amianto continua ad uccidere, perché si trasforma in fibre invisibili che, inalate ed ingerite, causano con assoluta certezza scientifica mesotelioma, tumore del polmone, tumore della laringe, dello stomaco e del colon. Per non parlare dei danni respiratori che causa, anche quando non insorge il cancro (placche pleuriche, ispessimenti pleurici, asbestosi e complicanze cardiocircolatorie)». Il 2020, secondo l’Ona, «può essere considerato l’anno horribilis per coloro che sono stati esposti ad amianto, per via della pandemia Covid-19, che ha inciso su questi soggetti fragili e rende pubblici i dati di morbilità e di mortalità delle malattie asbesto correlate denunciando il ritardo del censimento pubblico sia dei casi di mesotelioma, che delle altre malattie legate all’esposizione alla fibra killer». «L’emergenza inquinamento amianto in Italia è drammatica – sottolinea l’Ona – ci sono ancora 58 milioni di mq di coperture in cemento-amianto, oltre a 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, con conseguente condizione di rischio».

«Allarmanti i dati sui decessi del 2020»

«La diffusa presenza di amianto resta un grosso problema per la Calabria. Tuttavia, abbiamo già messo in campo soluzioni importanti». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, che spiega: «Per il 2020, l’Osservatorio nazionale ha registrato in Calabria 280 i morti per amianto e malattie correlate. I numeri sono allarmanti e si riferiscono anche a soggetti fragili, con elevato rischio in caso di Covid». «Il governo, conscio di questa emergenza, ha deciso – prosegue il parlamentare del Movimento 5 Stelle – di aumentare gli sforzi, destinando apposite risorse nel Pnrr. Nello specifico, sono stati previsti 1,5 miliardi di euro per la creazione dei cosiddetti Parchi agrisolari, coerenti con la transizione ecologica in atto. Con tali fondi si potrà rimuovere l’eternit dai tetti delle aziende del settore zootecnico, agricolo ed agroindustriale, nonché coprirli con pannelli solari riqualificando le strutture produttive. Ricordo, ancora, i 13,8 miliardi stanziati per la proroga del Superbonus 110%, che possono essere utilizzati anche per smaltire l’amianto. Per la Calabria, inoltre, abbiamo stanziato più di 43 milioni – rammenta il deputato – per rimuovere l’amianto da scuole e ospedali, ma occorre che la Regione si impegni per attuare e aggiornare il Piano regionale per lo smaltimento e bonifiche». «Da sempre il Movimento 5 Stelle – conclude Parentela – si batte per la tutela dell’ambiente, anche per salvaguardare la salute, così come per la bonifica e il recupero dei luoghi contaminati dall’amianto e da altre sostanze killer».

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