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Lamezia, trent’anni fa l’omicidio di Tramonte e Cristiano. «Ancora inevasa la richiesta di giustizia»

Alla vigilia del trentennale dell’omicidio dei due netturbini, il ricordo il monito di Libera: «Individuare mandanti e assassini»

Pubblicato il: 23/05/2021 – 13:41
Lamezia, trent’anni fa l’omicidio di Tramonte e Cristiano. «Ancora inevasa la richiesta di giustizia»

LAMEZIA TERME Il 24 maggio del 2021 ricorrono i trent’anni i dell’omicidio di Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte. Pasquale e Francesco, netturbini in servizio per il comune di Lamezia Terme, sono stati uccisi il 24 maggio 1991 per strada, di mattina presto, mentre lavoravano secondo i turni e i compiti che gli erano assegnati. Brava gente, lavoratori onesti, caduti non per propria colpa ma per l’avidità insaziabile e la ferocia delle cosche lametine. Vittime innocenti di una guerra che non gli apparteneva, danni collaterali di una battaglia che passava sopra le teste della gente comune.
Fuori da ogni retorica, vogliamo ricordare che Libera Catanzaro ha voluto dedicare a loro la propria azione, legandoli per sempre al proprio nome. Da quando esiste questo presidio coltiviamo la memoria della loro vita e del loro sacrificio e, ovviamente, anche quest’anno sarà così. Raccogliendo l’invito delle famiglie delle due vittime parteciperemo alla messa in loro ricordo la mattina del 24 maggio p.v. alle ore 8.00, presso la Chiesa “della Natività della Beata Vergine Maria” sita in Lamezia Terme alla piazza Roma, e dopo la Messa ci recheremo sul luogo dell’omicidio in Via Miraglia a deporre un mazzo di fiori sulla lapide.
Chiediamo altresì alle scuole di Lamezia di esporre un cartellone dedicato a Pasquale e Francesco, vittime innocenti delle barbarie mafiosa.
E però, accanto al ricordo e alla memoria, resta, inevasa, la richiesta di giustizia. Sono passati trent’anni da quel tragico giorno e ancora non esiste una verità processuale e storica di quel terribile omicidio: non c’è un colpevole, non c’è nemmeno un movente definitivamente accertato.
Riteniamo che esista il dovere morale ineludibile – non solo per noi, ma per la politica e per la società calabrese – di pretendere (di continuare a pretendere) dalle autorità competenti ogni sforzo possibile per giungere all’individuazione di mandanti e assassini.
Infine, e nonostante le difficoltà legate al permanere della pandemia, non intendiamo rinunciare a ricordare Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte anche attraverso il premio a loro intitolato. Per il trentennale della loro scomparsa abbiamo deciso che quella di quest’anno sarà un’edizione speciale del “Premio Cristiano” e del “Premio Tramonte”. Giorno 8 giugno a Catanzaro consegneremo, in una cerimonia pubblica, i premi a due personalità fortemente legate a Lamezia Terme che hanno dedicato la propria intera esistenza a difendere la giustizia e la dignità di ogni persona e a contrastare senza cedimenti le mafie. Due persone che sarebbero piaciute a Francesco e Pasquale.

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