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l’intervista

Gratteri al “Live in” di SkyTg24: «L’Europa è una grande prateria per le mafie. Ma gli Stati negano il problema»

Il procuratore di Catanzaro ha parlato anche della mancanza di volontà politica, in Italia, per migliorare il sistema normativo

Pubblicato il: 26/06/2021 – 17:07
di Alessia Truzzolillo
Gratteri al “Live in” di SkyTg24: «L’Europa è una grande prateria per le mafie. Ma gli Stati negano il problema»

FIRENZE «L’Italia è all’avanguardia ne contrasto alle mafie. È attrezzata sia a livello normativo che per quanto riguarda la preparazione della polizia giudiziaria. E’ l’Europa a non essere attrezzata, né nel contrasto alle mafie, né nel contrasto al riciclaggio». Nella splendida cornice di Palazzo Vecchio, a Firenze, in occasione del secondo appuntamento del format di Sky Tg24 “Live in”, il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri è stato invitato a parlare di contrasto alla criminalità organizzata insieme al vicecapo della Polizia Vittorio Rizzi. Il tema dell’intero evento è “Le sfide del presente” e tra queste vi è anche la lotta alle mafie, sempre più voraci grazie alle occasioni di necessità create dalla pandemia. Il procuratore di Catanzaro non usa mezzi termini: se l’Italia è all’avanguardia, rispetto agli altri Paesi «l’Europa è una grande prateria dove le mafie possono pascolare e che si occupa poco di sicurezza». «Gli altri Stati – dice Gratteri – non vogliono ammettere il problema delle infiltrazioni mafiose. Vi è un rigetto, un rifiuto. Forse perché poi dovrebbero spiegare ai propri cittadini perché per 25 anni hanno negato il problema. Inoltre, dire che c’è la mafia scoraggerebbe gli investitori stranieri». Il procuratore ha spiegato che ormai le mafie hanno invaso il mondo occidentale: «Basti pensare che la Germania è il secondo Paese per infiltrazione mafiosa. In Germania vi sono decine di locali di ‘ndrangheta».

gratteri Sky tg 24
Lo studio del “Live In” allestito a Palazzo Vecchio

«In Italia manca la volontà politica di modificare la normativa»

Anche se il nostro Paese è attrezzato rispetto alla “prateria” Europa, “si può fare di meglio”, afferma il procuratore. Secondo il magistrato sono necessarie modiche alla normativa «affinché non sia più conveniente delinquere». Quello che manca, secondo Gratteri, è «la volontà politica a intervenire perché non sia più convenite delinquere».

Usura e ristorazione

Nel corso della trasmissione è stata ascoltata la testimonianza di un ristoratore finito nella morsa dell’usura a causa dei problemi provocati dalla pandemia. Nicola Gratteri ha spiegato che le mafie sono «molto brave a investire nella ristorazione», ad acquisire i locali degli usurati e aspettare che la pandemia passi per farli fruttare. Sono aumentate le denunce per usura?, chiede la conduttrice. «Abbiamo notato un aumento – ha detto il magistrato – ma il problema dell’usura è che dura anni, è una lenta agonia. Non si denuncia per due motivi: per paura e per dipendenza psicologica. L’usurato ragiona come un tossicodipendente: crede di poterne uscire prima o poi».

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