CATANZARO «Il Contratto istituzionale di sviluppo per la Calabria inaugura un percorso di cambiamento nelle politiche pubbliche a favore dei territori, che vede protagonisti tutti i soggetti coinvolti. Sono lieta di registrare l’entusiasmo, a ogni livello istituzionale, con cui parte questa iniziativa: apriamo una nuova fase di sinergia e collaborazione, grazie alla quale possiamo rendere la Calabria protagonista della ripartenza del Mezzogiorno e del Paese». Lo afferma la sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci a margine del primo tavolo sul Contratto istituzionale di sviluppo per la Calabria che, insieme alla Ministra per il Sud Mara Carfagna, hanno presieduto presso la sede del Ministero con la partecipazione in videoconferenza degli altri dicasteri e degli enti locali coinvolti.
«Con il Cis – aggiunge – adottiamo una cooperazione rafforzata per attuare il piano straordinario di interventi a favore della Calabria e rispondiamo alla volontà di ascoltare le reali esigenze del territorio. Questo strumento consente di privilegiare l’approccio “bottom-up” piuttosto che un intervento calato dall’alto, valutando l’entità del finanziamento complessivo sulla base delle istanze locali. Con il CIS, inoltre, l’attuazione dei progetti sarà più rapida perché beneficeranno delle stesse semplificazioni procedurali previste per il Pnrr. L’obiettivo che condividiamo è quello di rendere fruibile a tutti l’enorme patrimonio naturale, artistico e culturale della Calabria, con particolare riferimento alle minoranze etno-linguistiche, promuovere un turismo esperenziale e favorire anche, in via complementare agli ambiti elencati, i trasporti e la mobilità sostenibile».
«Con il Cis – conclude Nesci – vogliamo sostenere la rinascita della nostra regione attraverso una stagione di crescita economica e di riscatto morale. Stiamo mettendo in campo le risorse e gli strumenti necessari a rendere ancora più attrattiva la Calabria, sotto ogni aspetto, a valorizzare in pieno un territorio complesso e affascinato che – conclude Nesci – è ricco di bellezze ancora da svelare».
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