‘Ndrangheta a Verona, interdittiva antimafia per tre attività
Provvedimento firmato dal Prefetto Donato Cafagna, legato all’inchiesta sulle ‘ndrine nel Veronese “Isola Scaligera”

VERONA Un presunto legame tra gli amministratori della Magicland con un «sodalizio criminoso, anche anche attraverso la gestione di una sala da gioco». È una delle ragioni per la quale il Prefetto di Verona, Donato Cafagna, ha emesso una interdittiva antimafia nei confronti della società, nata nel 2018, e alla quale sono collegate diverse attività a Verona come un pub, una rivendita al dettaglio di prodotti cosiddetti «cannabis light» e loro derivati e una gastronomia da asporto. Un provvedimento che scaturisce, inoltre, dai risultati dell’inchiesta “Isola Scaligera” e che – riporta VeronaSera – riguarda tra gli altri Antonio Giardino, ritenuto a capo della cosca locale affiliata alla ‘ndrangheta. L’attività di prevenzione antimafia della Prefettura è stata avviata, secondo una nota della Prefettura, a seguito di una richiesta dell’Agenzia delle Dogane.
«All’udienza celebratasi questa mattina nell’aula bunker di Mestre – rende noto l’Avvocatura regionale del Veneto – il Giudice ha sostanzialmente confermato l’impianto accusatorio, condannando gli imputati a pene che vanno da 1 anno di reclusione fino a 13 anni e 6 mesi di reclusione, riservandosi un termine di 90 giorni per il deposito delle motivazioni. Sono stati condannati al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale a favore della Regione Veneto 6 imputati, rimettendo al Giudice Civile la liquidazione del danno. In ogni caso, è stata posta a carico dei 6 imputati una condanna provvisionale immediatamente esecutiva per complessivi 225.000 euro. Viene così riconosciuto il danno diretto subito dalla Regione in conseguenza delle infiltrazioni della criminalità nel proprio territorio».