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Corigliano Rossano, niente «stagione dei concorsi». Il Comune assume, ma da mobilità e graduatorie di altri enti

Saranno selezionati quattro vigili urbani e tre impiegati a tempo pieno. E c’è anche l’incarico per l’elevata specializzazione

Pubblicato il: 09/11/2021 – 14:27
di Luca Latella
Corigliano Rossano, niente «stagione dei concorsi». Il Comune assume, ma da mobilità e graduatorie di altri enti

CORIGLIANO ROSSANO Il comune sembra aver risolto i problemi occupazionali di Corigliano Rossano. Secondo alcuni degli ultimi atti prodotti non ci sarebbero disoccupati formati, in città, per ricoprire quattro posti di istruttori di vigilanza (categoria C), due istruttori direttivi (cat. D) e un istruttore direttivo tecnico (cat. D).
Il settore risorse umane, infatti, ha pubblicato tre manifestazioni d’interesse (0108066, 0108055, 0108072), per reclutare quelle figure professionali. E non attraverso un regolare concorso, ma andandole a pescare da graduatorie di altri comuni che hanno effettuato regolarmente le prove selettive, assumendo poi il o i vincitori e residuando i soggetti che restano in graduatoria o attraverso la mobilità.
Dunque, Flavio Stasi e Mauro Mitidieri, sindaco e assessore al personale del Comune di Corigliano Rossano, preferiscono ai giovani coriglianorossanesi – o del territorio – probabili disoccupati di altri comuni della Calabria e non solo.
A sentire qualcuno di questi – in possesso di una laurea con lode ed almeno un paio di master in tasca, che alle manifestazioni di interesse eseguite secondo le indicazioni deliberate dalla giunta, hanno dato più di uno sguardo – obiettano che pur essendo una pratica più snella di un concorso, non sembra essere proprio così. In primis perché viene promulgata una manifestazione di interesse, anche se non è facilmente intuibile in quanti le leggeranno o se qualcuno è già stato allertato.
Eppure le procedure, sembrano molto simili a quelle di un regolare concorso: il comune presenta il bando, riceve le domande, nomina una commissione esaminatrice e convoca i partecipanti idonei per un colloqui-esame. Fatti quattro conti, secondo le contestazioni mosse, il tempo necessario per questo genere di selezione equivale – giorno più, giorno meno – a quello di un concorso. Ed anche nel caso in cui dal Palazzo di Città si obiettasse che a causa Covid o numero dei partecipanti, il concorso dovesse andare eccessivamente per le lunghe, potrebbe affidarne la gestione a società terza esperta nel settore che andrebbe a snellire le procedure in via telematica e trasparente.

I quattro vigili e i tre impiegati

Per quel che riguarda i quattro istruttori di vigilanza, la selezione sembra discordare da un precedente reclutamento “a tempo”, di oltre una decina di queste figure che hanno – quindi – già lavorato in Comune, maturato esperienza ed allo scadere del contratto se ne torneranno a casa nella loro qualifica di disoccupati, per poi assumere quattro soggetti, provenienti da ogni dove ad occupare il loro posto a tempo indeterminato.
Oltre ad aver suscitato grandi polemiche, poi, con gli iter di selezione dei dirigenti pro-tempore secondo l’ex art. 110 del Tuel – si ricorderà la vicenda Amica e la selezione di Castiglione (ne abbiamo parlato qui, qui e qui) – l’amministrazione ha preferito di recente percorrere la via del reclutamento di un impiegato verso Firenze, piuttosto che verso altri comuni italiani.
Una politica che si completa con la ciliegina sulla torta: la mobilità volontaria. Nei tre bandi, infatti, si legge che la procedura «è subordinata all’esito negativo o infruttuoso della mobilità obbligatoria». Insomma, se nessuno farà domanda di mobilità, la strada sarà quella del ricorso alle graduatorie di altri comuni.
Ad onor di cronaca, qualche figura da reclutare attraverso questi bandi lavora già in Municipio, “in prestito” da altri enti, e così potrebbe essere assunta definitivamente, come spiega l’assessore Mitidieri. Ma le perplessità dei tanti giovani, restano.
Eppure, proprio il sindaco Stasi, in momenti in cui serviva personale poi reclutato con selezioni temporanee e assunzioni a tempo determinato, «causa Covid», ha sempre detto che finita l’emergenza sanitaria, si sarebbe aperta la stagione dei concorsi. Stesso refrain propinato dai palchi in campagna elettorale. I concorsi – peraltro – si stanno svolgendo regolarmente in tutta Italia.

C’è anche l’incarico per l’elevata specializzazione

Per rimanere sempre in tema di eterno precariato, ecco pubblicata questa mattina anche una delibera di giunta grazie alla quale il comune di Corigliano Rossano affiderà «per due anni, prorogabile fino al termine del mandato sindacale» un incarico a contratto di alta specializzazione secondo l’ex art.110 comma 2 del Tuel.
Non sarà un vero e proprio dirigente ma una via intermedia tra la posizione organizzativa e la dirigenza, al quale sarà affidato «il compito di predisposizione del piano strategico dell’ente», con emolumenti pari alle massime figure apicali delle pubbliche amministrazioni. Sul reclutamento nulla questio, ma la procedura appare sempre come un’alchimia per non ricorrere ai concorsi pubblici per esami e, dunque, non dotare il comune di dirigenti effettivi, cosicché tutto graviti in una sorta di limbo precario.

Mitidieri: «Nelle prossime ore i bandi di concorso già previsti nel piano del fabbisogno del personale»

Per l’Amministrazione comunale, ad ogni modo, si tratta «di leggera rimodulazione in chiusura di esercizio per rispondere ad esigenze contingenti di alcuni settori, come ad esempio la manutenzione. Con alcune procedure previste nella rimodulazione – spiega l’assessore al personale, Mauro Mitidieri – si potranno definitivamente incardinare figure che già lavoravano all’interno dell’Ente ed altre che rischiavano di finire fuori per scadenza delle graduatorie dei Centri per l’impiego. In queste prossime ore verranno pubblicati bandi di concorso, già previsti nel fabbisogno, per la selezione di figure specializzate e molto importanti per il funzionamento dell’Ente. Stiamo avviando anche la programmazione 2022 che si incrocia con molteplici possibilità assunzionali anche in deroga, in ragione del Piano nazionale di ripresa e resilienza». (l.latella@corrierecal.it)

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