Crotone, 42 nuovi casi in città: Voce corre ai ripari

CROTONE Aumenta il contagio da Covid-19 a Crotone e il sindaco Vincenzo Voce, con una propria ordinanza, ha disposto nuove regole per i cittadini. I dati diffusi oggi dall’Azienda sanitaria provinciale pitagorica dicono che ci sono stati ben 94 nuovi casi, 42 dei quali si sono avuti nella sola città capoluogo di provincia. Il sindaco, “richiamati i provvedimenti emanati a livello nazionale finalizzati a contenere il diffondersi dell’epidemia e ritenuto di dover intraprendere opportuni provvedimenti di prevenzione, anche alla luce dell’evolversi dei dati preoccupanti per la salute pubblica” ha emanato l’ordinanza con la quale ha disposto, dalla data di oggi e fino al 2 gennaio 2022, “il divieto di eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto; per l’accesso a sale da ballo, discoteche e locali simili aperti al pubblico, in cui si svolgono eventi, feste, cenoni natalizi e di fine anno, di prevedere l’obbligo di possedere un green pass rafforzato ed, in aggiunta, un tampone negativo o, in alternativa, di possedere un green pass vaccinale che attesti la somministrazione della terza dose”. I positivi totali attualmente presenti nella città pitagorica sono 157. Crotone, però, non è l’unico centro del territorio ad avere la necessità di fermare la diffusione. I dati diffusi oggi dall’Asp dicono che ci sono situazioni di allerta anche a Isola Capo Rizzuto (93 casi attivi), Mesoraca (53 casi) Petilia Policastro (47 casi), Cutro (29 casi), Santa Severina (13 casi), Verzino (8 casi) e Cotronei (6 casi). La Regione Calabria ha disposto il prolungato della zona arancione per Isola Capo Rizzuto. Il problema è rappresentato dalla percentuale del contagio. In rapporto alla popolazione residente, infatti, la diffusione del contagio è altissimo. Gli abitanti della provincia di Crotone sono poco più di 170.000 abitanti e i casi attivi 477. La situazione in ospedale, per fortuna, è ancora gestibile. Nel reparto Covid del “San Giovanni di Dio” ci sono attualmente 13 ricoverati a fronte della disponibilità di 40 posti letto. Al momento la situazione è gestibile, ma in caso di aumento al “San Giovanni di Dio” c’è da fare i conti, con la scarsa disponibilità di medici ed infermieri. In caso di aumento esponenziale dei ricoveri si dovrà fronteggiare l’emergenza facendo riferimento a medici ed infermieri che operano in altri reparti. L’altra questione da risolvere è rappresentata dall’accesso in ospedale. Proprio negli ultimi giorni nel reparto di Medicina d’urgenza si sono avuti sei casi di Covid.