COSENZA Diecimila bambini (nella fascia di età 5-11) vaccinati in Calabria in cinque giorni di Open vax school days. «Sono numeri confortanti» – ha sostenuto il vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi, intervenuta a Buongiorno Regione. «Un numero importanti di vaccinazioni a sostegno di una delle fasce più vulnerabili – continua – abbiamo ottenuto ottimi risultati grazie al senso civico dei genitori e all’impegno dei plessi scolastici. Lo spirito dei calabresi è importante e siamo protagonisti a livello nazionale». I contagi però non accennano a diminuire così come restano preoccupanti le percentuali di occupazione in area medica e terapia intensiva. Dati che hanno spinto molti comuni in zona arancione, soprattutto nel reggino. «In questo caso – dice Princi – la Dad è stata imposta da una ordinanza comunale. Preferisco la didattica in presenza, ma in questa fase diventa quasi inevitabile ricorrere a quella a distanza. Ecco perché dobbiamo insistere con le vaccinazioni degli studenti». «La Regione – aggiunge – non vuole chiudere le scuole, e per questo non ci fermeremo e continueremo con il lavoro negli hub vaccinali nelle scuole grazie al supporto del personale medico e infermieristico». Nel corso dell’approfondimento del Tgr Calabria è intervenuto anche il dottore Giovanni Capocasale del Simeup Calabria. «I pediatri – ha sostenuto – svolgono un ruolo importante nella vaccinazione dei più piccoli. I dati delle inoculazioni ci confortano, il vaccino è sicuro e può essere destinato anche ai bambini». E poi il monito. «Anche i più piccoli possono finire in terapia intensiva, per questo bisogna ricordare ai giovani di prestare massima attenzione al rispetto delle regole del distanziamento e all’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione».
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