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diario di guerra

A rischio le relazioni Usa-Russia, nota di protesta da Mosca

Biden telefona oggi ai leader Ue, venerdì andrà in Polonia. Bombe su Odessa da navi russe

Pubblicato il: 21/03/2022 – 16:33
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A rischio le relazioni Usa-Russia, nota di protesta da Mosca

Relazioni Usa-Russia in un momento delicato. Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti «inaccettabili» di Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin, definito «criminale di guerra» e «dittatore assassino». Lo riportano alcuni media americani, fra i quali Cnbc e l’agenzia Bloomberg. Secondo la Russia, le parole del presidente Usa potrebbero causare una rottura dei rapporti con gli Stati Uniti.

A Mariupol bombe ogni dieci minuti. «Sono sicura che morirò presto»

Sono durati un’ora e mezzo oggi i negoziati tra le delegazioni ucraina e quella russa, e continuano adesso nel formato dei gruppi di lavoro, dopo l’ennesima notte di bombardamenti russi sull’Ucraina. Il sindaco di Kiev ha annunciato un nuovo coprifuoco nella capitale e nella regione di 35 ore, da stasera a mercoledì mattina: inizierà oggi alle 20:00 (ora locale) e durerà fino alle 7:00 di mercoledì 23 marzo. «Chiedo a tutti di rimanere a casa o nei rifugi», scrive il sindaco Vitali Klitschko su Telegram. Potrà circolare in città solo di dispone di permessi speciali. A Mariupol bombe russe cadono ogni dieci minuti e oltre ai carri armati e all’artiglieria, la città è bombardata da navi da sbarco russe: lo afferma il vice comandante del reggimento Azov, come riportato da Ukrinform. Secondo il consiglio comunale di Mariupol, alcuni residenti del distretto della Rive Gauche di Mariupol vengono deportati con la forza in Russia, i cui passaporti vengono confiscati. Ma secondo Iryna Vereshchuk, vice primo ministro ucraino, già 45.000 persone sono riuscite a lasciare Mariupol assediata. «Sono sicura che morirò presto. È questione di giorni. In questa città tutti aspettano costantemente la morte. Vorrei solo che non fosse così spaventosa»: è la testimonianza su Facebook di una cittadina di Mariupol, rilanciata su Twitter dalla giornalista ucraina del Kiev Indipendent Anastasiia Lapatina. Potrebbe non bastare una settimana per prendere il controllo della città ucraina di Mariupol, ha detto il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, citato da Interfax. «Non sono così ottimista sul fatto che bastino due o tre giorni o anche una settimana per chiudere la questione. Sfortunatamente no, la città è grande», ha detto.

Navi russe aprono il fuoco su Odessa

E due navi russe sono apparse in un’incursione a distanza nel porto di Odessa e hanno aperto il fuoco «in modo indiscriminato», ha riferito su Telegram il portavoce del quartier generale operativo dell’amministrazione militare regionale di Odessa Serhiy Bratchuk, secondo Ukrinform. L’artiglieria delle Forze armate ucraine avrebbe aperto il fuoco in risposta e avrebbe allontanato le navi dalla riva. Otto corridoi umanitari sono stati concordati per la giornata di oggi, ma nessuno dalla città assediata di Mariupol: loriporta il Guardian citando la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk, che ha spiegato come continuino a fallire gli sforzi per raggiungere Mariupol con scorte umanitarie. 

Bombe nella notte su Kiev e Sumy

Nella notte le bombe sono cadute in particolare su Kiev e nella regione nordorientale di Sumy, mentre le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato in almeno altri sei oblast. Nella capitale ucraina i bombardamenti hanno investito alcune case e un centro commerciale, nel quale è scoppiato un vasto incendio che ha reso necessario l’intervento di 11 squadre dei vigili del fuoco: otto il numero delle vittime, ha riferito l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina citato dall’agenzia Unian. La zona è stata colpita da una potente esplosione che ha lasciato un cratere largo diversi metri.

L’ex prigioniero dei lager nazisti ucciso da un missile russo

«Boris Romanchenko, 96 anni, ex prigioniero dei lager nazisti, è morto a Kharkiv. Dopo essere sopravvissuto a Buchenwald, Peenemunde, Dora Mittelbau, Bergen-Belsen, è stato ucciso da un missile russo lanciato contro il suo appartamento durante ‘l’operazione di denazificazione’. I nuovi fascisti continuano il lavoro di Hitler». Lo scrive sul suo canale Telegram il sindaco di Leopoli, Andrij Sadovyj.

Biden e i leader Ue

Per oggi pomeriggio è prevista intanto una telefonata tra il leader Usa, il premier Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Boris Johnson per discutere – dice l’amministrazione Biden – «di una risposta coordinata all’attacco immotivato della Russia all’Ucraina». Johnson ha intanto detto di aver parlato ieri con Zelensky e di voler «promuovere gli interessi» di Kiev a vertici di Nato e G7 di questa settimana. Sul fronte delle sanzioni, da Washington arriva la minaccia di estendere le misure alle «vette più alte» dell’economia russa. Il vice consigliere per la Sicurezza nazionale americano Daleep Singh ha spiegato che le sanzioni potrebbero essere ampliate ancora di più e applicate ad altri obiettivi tra cui più banche e «altri settori» che non sono stati ancora toccati. «Non voglio specificarli, ma penso che Putin saprebbe cosa sono», ha detto Singh. E anche la Polonia intende confiscare proprietà e beni russi, ha affermato il premier Mateusz Morawiecki, che oggi ha in programma un incontro con l’opposizione nel quale discutere di come «congelare e confiscare le proprietà russe» in territorio polacco. «Da un lato ci sono restrizioni costituzionali per tali azioni, legate al diritto di proprietà; dall’altro sempre più polacchi non riescono a capire perché non possiamo farlo nel nostro Paese, come gli italiani che invece hanno confiscato gli yacht degli oligarchi russi», ha detto Morawiecki.

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