Mancuso ad Irto: «Palazzo Campanella è in piena attività»
Il presidente del Consiglio regionale replica al capogruppo dem: «Inutile delegittimare l’Assemblea legislativa»

REGGIO CALABRIA «Rassicuro il capogruppo del Pd che, forse per gli impegni partitici che sta assolvendo, si è distratto: il Consiglio regionale della Calabria non soffre di svilimento né di svuotamento di competenze e la sua centralità, nel sistema istituzionale calabrese, è fuori discussione». Così il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso replica al capogruppo del Pd Nicola Irto e aggiunge: «Tra l’altro, se così non fosse, il già presidente del Consiglio della X legislatura e oggi consigliere regionale, capogruppo e segretario regionale del Pd Nicola Irto, non potrebbe tirarsi fuori».
«Capisco che in politica, ogni tanto, per farsi ascoltare si ha bisogno di alzare i toni – afferma Mancuso – ma non trovo sensato né utile, tentare di delegittimare l’Assemblea legislativa regionale che, contrariamente a quanto egli asserisce, è in piena attività e svolge le proprie prerogative all’insegna dell’autonomia istituzionale e politica e in rappresentanza del popolo calabrese».
«Ha approvato – sottolinea il presidente del Consiglio regionale – tanto per dare un’idea, in questi pochi mesi, numerose leggi, alcune di primissima importanza. Nella prossima seduta, tra le altre proposte, il Consiglio approverà il nuovo Por 2021/2027 che metterà in movimento oltre 3 miliardi di euro, e in quella sede il capogruppo Irto, come ogni consigliere, avrà modo, e non solo sul Por, di dibattere, proporre, votare a favore o contro ogni proposta legislativa all’ordine del giorno. Naturalmente, sapendo che l’esito del confronto dipende sia dai contenuti che dai numeri».
«In ogni caso – conclude Mancuso – l’impegno del Consiglio della XII legislatura, in una fase in cui la crisi è acutizzata dagli effetti della guerra sul sistema economico occidentale, garantisce la discussione e valorizza il fisiologico confronto maggioranza-opposizione, ma anche il diritto dei calabresi ad avere risposte, legislative ed amministrative, nei tempi giusti».