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La denuncia

Bruni: «Situazione del 118 sempre al punto di partenza»

La leader dell’opposizione in Consiglio denuncia l’emergenza che affrontano le ambulanze in Calabria: «Occhiuto intervenga presto»

Pubblicato il: 11/05/2022 – 17:05
Bruni: «Situazione del 118 sempre al punto di partenza»

CATANZARO «Le ambulanze arrivano spesso senza medico a bordo, al Pronto Soccorso l’attesa, tranne per i codici rossi, non è mai minore di lunghe ore, i pazienti sono lasciati per un tempo infinito nei corridoi per mancanza di luoghi dove poterli visitare». Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale che aggiunge: «Sono sempre più numerose le persone che si rivolgono a me per denunciare condizioni da terzo mondo sanitario».
«Ambulanze che arrivano dopo attese interminabili e pazienti che restano sulla barella – denuncia Bruni – perché non ci sono posti e la stessa ambulanza resta bloccata senza poter essere più utilizzata. Pazienti che attendono di essere visitati dopo cinque, sei sette ore e spesso i familiari devono chiedere l’aiuto delle Forze dell’Ordine e protestare con le direzioni sanitarie di turno. Non è la sceneggiatura di un film, purtroppo, ma è quello che accade quotidianamente in Calabria col 118, con attese lunghissime negli ospedali, per la ricerca disperata di un medico che possa visitare un congiunto, una persona cara».
«E’ un punto sul quale non ho mai smesso di denunciare le anomalie – sottolinea l’esponente politica d’opposizione – fin dalla campagna elettorale della scorsa estate per mettere in evidenza la drammatica situazione della medicina di urgenza, carente su tutto il territorio calabrese e su quella del 118 della provincia di Catanzaro in particolare. Abbiamo una serie di difficoltà, strutturali, organizzative e soprattutto di risorse umane nei Pronto Soccorso e nella medicina di urgenza dove andrebbero creati filtri sul territorio in grado di armonizzare le richieste di intervento».
«Per fare questo, il Presidente Occhiuto lo sa bene ci vogliono persone capaci – precisa ancora la leader dell’opposizione – super competenti in grado di riorganizzare una sanità che da tempo sopravvive grazie al coraggio e alla abnegazione sul posto di lavoro di medici e sanitari che da soli fronteggiano una crisi gravissima. I soldi ci sono, o si possono trovare, ma non servono a niente se non abbiamo supermanager esperti in riorganizzazione della sanità».
«Dopo sette mesi siamo sempre allo stesso punto – conclude Bruni – non abbiamo visto nulla di concreto che possa veramente far invertire la rotta. Possiamo solo sperare che il Presidente Occhiuto si renda conto realmente del problema e lo affronti con un piano e una strategia seri».

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