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l’udienza

Estorsioni alla ditta Guzzo, l’imprenditore si costituisce parte civile

Sei gli imputati che avrebbero vessato per 20 anni la Rogu costruzioni. Prossima udienza fissata per il 23 giugno

Pubblicato il: 20/05/2022 – 15:55
Estorsioni alla ditta Guzzo, l’imprenditore si costituisce parte civile

CATANZARO Si è costituito parte civile l’imprenditore Roberto Guzzo titolare della Rogu costruzioni nell’ambito del procedimento che lo vede parte offesa per una serie di estorsioni. Guzzo, assistito dall’avvocato Gianluca Colosimo, è stato più volte sentito sul punto confermando gli addebiti dei propri aguzzini. A fornire riscontro di quanto asserito dal Roberto Guzzo vi è il collaboratore di giustizia Santo Mirarchi anche egli imputato nel medesimo processo, assistito dall’avvocato Michele Gigliotti. Il giudice per l’udienza preliminare Cristina Flesca ha rinviato all’udienza del 23 giugno 2022 al fine di consentire l’acquisizione degli esiti di accertamenti tecnici irripetibili. Il parterre difensivo è costituito, tra gli altri, dagli avvocati Alessandro Guerriero, dall’avvocato Alessio Spadafora, Piero chiodo, Anselmo Mancuso.

La vicenda 

Per vent’anni è andata avanti, secondo l’accusa, l’estorsione che Cosimo Passalacqua, 65 anni, detto “U Toscanu”, avrebbe consumato ai danni della ditta Rogu Costruzioni srl di Roberto Guzzo. Minacciando di essere parente di “U Tubu” (ovvero Cosimino Abbruzzese) e di essere un soggetto rispettato nell’ambiente criminale, anche da esponenti di cosche ‘ndranghetistiche di Isola di Capo Rizzuto e della “Montagna”, Cosimo Passalacqua – è l’accusa mossa dalla Dda di Nicola Gratteri – si è fatto assumere come guardiano per l’azienda con lo stipendio mensile di 500 euro più beni vari: un’automobile Fiat Punto, un motocarro, comprensivi del pagamento delle loro spese di gestione (assicurazione e rifornimento di benzina). Un ingiusto profitto calcolato dai magistrati Irene Crea e Debora Rizza – e dall’aggiunto Giancarlo Novelli – in circa 6000 euro all’anno a danno della ditta Rogu e a tutto vantaggio di Passalacqua e dei suoi sodali accusati di avere vessato l’imprenditore. Col tempo Passalacqua aveva fatto assumere anche i propri figli Mario e Franco.
In questo procedimento sono imputati, oltre a Cosimo Passalacqua, Luca Veneziano, 35 anni, di Catanzaro; Cosimo Berlingeri, 50 anni, di Catanzaro; Enzo Abbruzzese, 48 anni, di Catanzaro; Gianluca Passalacqua, 36 anni, di Catanzaro; Santo Mirarchi, 38 anni, di Catanzaro, collaboratore di giustizia. (ale. tru.)

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