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Qualità della vita per i bimbi, la Calabria resta al palo

Tutte le province si collocano agli ultimi posti in Italia per servizi offerti a minori fino a 10 anni. Non bene neanche per gli anziani

Pubblicato il: 06/06/2022 – 13:06
di Roberto De Santo
Qualità della vita per i bimbi, la Calabria resta al palo

CATANZARO Qualità della vita dei cittadini piccolissimi e anziani questa chimera in Calabria. Almeno stando alle analisi del Sole 24 ore che ha incrociati i dati forniti da Istat, Miurs, Centro studi “Tagliacarne” e Iqvia facendo emergere un quadro disarmante per chi vive in regione. Le cinque province calabresi, infatti, non brillano per i servizi offerti a bimbi, giovani ed anziani che vi risiedono condizionando conseguentemente la qualità della vita.


Entrando nello specifico, emerge ad esempio che il Reggino è al quintultimo posto per i servizi offerti ai bambini. Incrociando i 12 parametri presi in esame dall’analisi ottiene 293 punti decisamente lontani dai 596,9 della provincia di Aosta (in testa alla classifica). Un po’ sopra si colloca il Cosentino con 304,9 punti e nella parte bassa ci sono anche le province di Crotone (309,8), Vibo (312) e Catanzaro (322,2). A dimostrazione che in questi territori i servizi dedicati ai bambini da 0 a 10 anni sono scarsamente presenti. Si tratta del tasso di edifici scolastici presenti in zona dotati di mensa, del numero di pediatri di base operativi, al numero di asili nido e aree verdi attrezzate e dedicate all’infanzia. Tra i parametri passati in rassegna anche la possibilità offerta ai bambini di poter svolgere attività sportiva. Per ognuno di questi indici, lo studio ha assegnato un punteggio da 1000 a 0. E appunto le cinque province che compongono il territorio calabrese, si sono collocate in zona bassa.

La qualità della vita degli anziani

Meglio ma non troppo il quadro che emerge per i servizi dedicati agli anziani e alla qualità della vita della terza età in Calabria: due province su 5 rientrano tra le 10 in cui si vive peggio. Si tratta del Vibonese che si colloca al 101 posto in classifica preceduto da chi vive in provincia di Reggio Calabria. Una qualità di vita migliore nella regione si registra nel Crotonese (86° posto) e nel Cosentino (83° posto). Decisamente meglio avviene nel Catanzarese che, stando all’analisi dei dati, risulta come la 26ma provincia in cui gli anziani in Italia vivono meglio. A portare su nella valutazione della vita degli anziani in questa provincia calabrese, il numero di geriatri presenti (sesta in Italia) così come la percentuale di medici specialisti: ottava per tasso. Ma anche l’esposizione all’inquinamento acustico cui gli anziani catanzaresi sono esposti. Aspetti che hanno così permesso al territorio di scalare (relativamente) la classifica generale che però vede complessivamente uscire non felicemente la situazione in cui vivono gli anziani che risiedono in Calabria. E la qualità della vita sia per bimbi che per anziani sono un metro di valutazione del grado di tutela dei diritti di cittadinanza di un determinato territorio ma incide anche sulla capacità di una regione di saper attrarre nuovi residenti e renderla così competitiva. (r.desanto@corrierecal.it)

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