Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

tradizioni

Alla ricerca della tradizione (e della ricetta perfetta) nella capitale della ‘nduja

Le aziende di Spilinga investono su strutture per l’essiccamento del peperoncino per aumentare la produzione

Pubblicato il: 12/06/2022 – 16:44
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Alla ricerca della tradizione (e della ricetta perfetta) nella capitale della ‘nduja

SPILINGA E’ accaduto per diverse produzioni agroalimentari calabresi ma forse la ‘Nduja di Spilinga ne è l’esempio più eclatante. Un prodotto nato come povero, in questo caso per utilizzare le parti meno pregiate del maiale, si trasforma col tempo in alimento di straordinaria ricchezza e valore. E cosi la ‘Nduja da “scarto” diventa centrale nella norcineria calabrese, un insaccato che è oggi ingentilito un po’ rispetto al passato e che contiene tagli suini di seconda scelta (prevalentemente sottopancia, guanciale, rifilatura della spalla e della coscia). E se l’origine è ancora incerta, o quantomeno dibattuta, è certo invece il suo futuro, la ‘Nduja è simbolo della Calabria e vessillo di Spilinga, cittadina alle pendici del Monte Poro che ha indissolubilmente legato a questo salume il suo destino. 

Uno degli elementi che la caratterizza è il peperoncino (altro prodotto iconico della regione) utilizzato con una percentuale di circa 300 grammi per ogni chilo di carne. Questa abbondanza di  peperoncino, considerate  le proprietà antisettiche e antiossidanti della pianta, non rende necessario l’uso di conservanti.  Se le parti meno nobili del maiale, dunque, rappresentano la “sostanza”, il piccante conferisce “forma” ad un gusto unico, ed è proprio la disponibilità di peperoncino (con determinate caratteristiche qualitative) uno degli impegni prioritari degli imprenditori che producono ‘Nduja. A Spilinga la quantità disponibile non è sufficiente, ne arriva da tutta la Calabria ma sempre più imprese cercano di aumentarne la produzione e di investire in strutture utili all’essiccamento naturale. 

Come Antonio Rachele che richiama il valore del piccante convinto che questo suggestivo salume non debba allontanarsi troppo dalla tradizione e che a Spilinga, grazie al sostegno del Gal Terre Vibonesi, ha realizzato ampliamenti e strutture dedicate proprio al peperoncino. 

Argomenti
Categorie collegate

x

x