Reggio Calabria, accusato di brogli pronto al ritorno in consiglio comunale
Scaduta la misura cautelare del divieto di dimora per Antonino Castorina. L’ex pd potrebbe rientrare nel gruppo misto

REGGIO CALABRIA L’ex capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale di Reggio Calabria, Antonino Castorina, al momento sospeso dalla carica di consigliere comunale, potrebbe rientrare a breve tra gli scranni di Palazzo San Giorgio. Indagato dalla Procura reggina per presunti brogli elettorali alle ultime elezioni comunali del settembre 2020, alle quali è risultato tra i più votati nella lista del Pd, Castorina ha visto scadere, nei giorni scorsi, la misura cautelare del divieto di dimora che lo ha costretto a restare lontano da Reggio Calabria. Scaduta la misura potrebbe quindi rientrare in Consiglio comunale, probabilmente confluendo nel gruppo misto, considerato che a seguito dell’inchiesta il partito ha sospeso la sua iscrizione.
L’inchiesta della Digos coordinata dalla Procura della Repubblica, che a distanza di un anno e mezzo dai fatti, ancora non ha emesso formalmente la chiusura delle indagini, ha fatto emergere una serie di ipotesi di reato: alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico e abuso d’ufficio. Il gip del Tribunale di Reggio Calabria accogliendo le richieste della Procura, aveva disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per 5 dei soggetti coinvolti, tra cui Castorina e alcuni componenti del suo staff elettorale. Si tratta di persone che avrebbero aiutato l’ex consigliere comunale del Pd a recuperare le tessere elettorali, poi utilizzate per il voto, di soggetti anziani che non si sono mai recati ai seggi e di 4 soggetti deceduti prima delle elezioni, per un totale di 99 voti contestati. Risultano attualmente coinvolti anche i componenti di otto sezioni elettorali dove si sono verificati, finora, i presunti brogli elettorali. (Dire)