CROTONE Oltre 8mila ultraottantenni senza il ciclo di vaccinazione booster (cioè la quarta dose) e una curva contagi in netta risalita che fa contare sul territorio 1.222 casi attivi e 16 ricoveri in area medica. Sono dati che preoccupano e per questo lancia l’allarme il commissario provinciale dell’Asp di Crotone, Domenico Sperlì. Lo ha fatto a margine della conferenza di presentazione della tac di nuovissima generazione appena entrata in funzione presso l’ospedale “San Giovanni di Dio”. Il commissario ha chiesto agli organi d’informazione di aiutarlo nell’appello di sensibilizzazione verso questa fascia d’età «più a rischio senza la copertura del vaccino».
«Registriamo una risalita della curva dei contagi anche nel territorio dell’azienda sanitaria provinciale di Crotone – ha esordito Sperlì – come sta avvenendo in tutto il Paese. È chiaro che dobbiamo procedere a proteggere – ha così annunciato il commissario – i soggetti che si ritrovano nelle fasce di rischio più elevato quindi gli ultraottantenni». «Ancora ci sono più di 8mila ultraottantenni – ha reso noto il commissario – che non hanno eseguito la seconda dose booster. L’Azienda sanitaria provinciale – ha aggiunto Sperlì – da tempo che è impegnata anche attraverso la chiamata attiva di queste persone per convincerle a farsi somministrare la quarta dose di vaccino». «È fondamentale – ha ribadito Sperlì – perché ricordiamoci che il vaccino non protegge in maniera totale dall’infezione, ma sicuramente costituisce una barriera per quanto riguarda il rischio di sviluppare forme gravi della malattia a cui potrebbero andare incontro proprio questi soggetti collocati nelle fasce a rischio più elevato».
«La variante Ba.5 Omicron – ha incalzato Sperlì – sta soppiantando progressivamente tutte le altre varianti e in maniera anche e rapida perché è dotata di una maggiore rapidità di contagio e diffusione». Quindi anche un pensiero anche ai giovani e l’invito a manifestare il proprio status di salute quando è riscontrata la positività con i tamponi igienici “fai da te”.
«I giovani – ha dichiarato Sperlì – possono essere a loro volta fonte di contagio e a questo proposito vorrei sottolineare che purtroppo c’è anche molta autogestione da parte loro. Cioè ci sono persone – è entrato nel merito il commissario –, anche questo è un dato che un dato nazionale che non risparmia il nostro territorio, che si sottopongono a tampone e che non comunicano la positività».
In chiusura, il commissario ha invitato le ottomila persone ultraottantenni del Crotonese a recarsi presso tutti i centri vaccinali ancora attivi per farsi somministrare la quarta dose.
(g.c.)
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