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Rende, la Federazione Riformista: giù le mani dalla Multiservizi

Il gruppo politico: «Se i conti non dovessero quadrare per responsabilità della Giunta, il prezzo non può essere pagato dai lavoratori»

Pubblicato il: 09/07/2022 – 16:14
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Rende, la Federazione Riformista: giù le mani dalla Multiservizi

RENDE «Giù le mani dalla Multiservizi! Fitto mistero sugli equilibri di bilancio. Speriamo bene. Ma se i conti non dovessero quadrare per responsabilità della Giunta, il prezzo non può essere pagato dai lavoratori della Multiservizi che già debbono subire un danno di immagine per le evidenti carenze manutentive, essendo mal diretti dall’attuale governance della società in house. Se per far quadrare i conti bisogna fare dei tagli è altrove che bisogna guardare e non certo riducendo il magro salario dei lavoratori». Lo afferma la Federazione Riformista di Rende. «Se necessario, basterebbe tagliare le esorbitanti spese legali, comprese le laute consulenze del settore, il costoso staff del Sindaco, le ricche parcelle dei giornalisti di regime, le spese per tappare buche che inevitabilmente riappaiono per evidenti difetti del rifacimento, le ricche parcelle di progettisti che, ad esempio, si limitano, nel settore elettrico, a scegliere tristissimi organi illuminanti, le esorbitanti spese per eventi ludici ad opera sempre dei soliti noti. Ovvero – sostiene la Federazione Riformista di Rende – si dovrebbero rivedere i ridicoli canoni di concessione di importanti infrastrutture, come i campi  da tennis, da cui il comune ricava pochissimi euro all’anno a fronte di fatturati milionari dei gestori, che si comportano nominalmente da padroni dell’impianto. E la stessa cosa potrebbe dirsi per le gestioni dell’area mercatale, del palazzetto dello sport e del Parco Acquatico, beni pubblici privatizzati con concessioni assegnate a prezzi di saldo. La nostra Federazione è pronta a dar battaglia, in tutte le sedi, per difendere l’integrità della multiservizi, il salario dei lavoratori ed i beni pubblici che debbono tornare alla destinazione per cui sono nati e, cioè, a servizio e beneficio della cittadinanza rendese».

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