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Concorso per i Centri per Impiego, oltre 40mila domande per 568 posti. Al via la selezione “a prova di bomba” – VIDEO

Presentato il calendario delle prove scritte, le prime in programma il 2, 3 e 4 agosto. Vigilerà la Guardia di Finanza. Occhiuto: no a interferenze

Pubblicato il: 19/07/2022 – 13:28
Concorso per i Centri per Impiego, oltre 40mila domande per 568 posti. Al via la selezione “a prova di bomba” – VIDEO

CATANZARO Oltre 40mila domande per 568 posti. Sono questi i numeri del concorso per le assunzioni nei Centri per l’Impiego indetto dalla Regione Calabria, numeri che sono stati presentati oggi, nella sede della Giunta a Catanzaro, in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dal presidente del Formez Alberto Bonisoli e dall’assessore regionale al Personale, Filippo Pietropaolo. Un concorso che non ha eguali nella storia della Regione né sul piano numerico né sulle procedure, affidate al Formez con la vigilanza della Guardia di Finanza per evitare le interferenze della politica e per garantire la massima trasparenza e l’applicazione del criterio del merito per la selezione dei vincitori. Il concorso per le assunzioni nei Centri per l’Impiego si svolgerà in due step: le prime prove scritte sono in programma il 2,3 e 4 agosto, le altre entro settembre. «È un modo anche per dimostrare al Paese che le istituzioni calabresi hanno l’intenzione di fare sul serio, cioè di qualificare l’apparato burocratico della Regione, perché sto sperimentando personalmente quanto importante sia avere l’apparato burocratico costituito da giovani capaci, meritevoli, che hanno entusiasmo e voglia di far crescere la Calabria», ha detto Occhiuto, che ha ringraziato il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta «per la vicinanza che ci ha dimostrato».

Occhiuto: dimostriamo al Paese che la Calabria fa sul serio

«Dal primo giorno del mio insediamento – ha esordito Occhiuto – avevo promesso che avremmo avviato tutte le procedure di selezione utilizzando il Formez, con commissioni costituite direttamente dal ministero della Pubblica amministrazione, senza prove orali, in maniera tale che si annulli la discrezionalità e quindi si facciano concorsi il più trasparente possibile, e così è stato. E quindi oggi presentiamo il concorso per i Centri per l’impiego: è un modo per dimostrare ai giovani calabresi che questo governo regionale vuole investire sul merito e sulla trasparenza ed è un modo anche per dimostrare al Paese che le istituzioni calabresi hanno l’intenzione di fare sul serio, cioè di qualificare l’apparato burocratico della Regione, perché – ha sostenuto Occhiuto – sto sperimentando personalmente quanto importante sia avere l’apparato burocratico costituito da giovani capaci, meritevoli, che hanno entusiasmo e voglia di far crescere la Calabria».
Occhiuto ha poi aggiunto: «Noi abbiamo previsto in tutte le procedure di selezione meccanismi per asciugare il bacino del precariato, dal primo giorno del mio insediamento ho detto che avrei lavorato per ridurre il numero dei precari che lavorano a vario titolo nella Regione per creare nuovi posti di lavoro, e così stiamo facendo. Però è evidente che l’obiettivo è anzitutto quello di utilizzare le procedure concorsuali per assumere nuovi giovani e per stabilizzare quanti lavorano nei Dipartimenti, e spesso costituiscono, pur da precari, il tessuto della burocrazia regionale. Dopo tanti anni – ha sostenuto il presidente della Regione – che sia doveroso che il governo regionale istituisca dei percorsi utili a far pensare al loro futuro con più tranquillità».

Bonisoli: importante la risposta della Calabria

A sua volta, il presidente di Formez Bonisoli ha evidenziato: «È la prima volta che vengo in Regione Calabria e sono molto contento di presentare il concorso che partirà a giorni e che inizia una serie di prove che porteranno a un numero importante di assunzioni per la Regione. Formez farà tante attività, tra cui un importante volume di bandi pubblici. Dal 2019 a oggi abbiamo un complessivo di tre milioni di candidature per tutti i concorsi che stiamo svolgendo a livello nazionale e a livello locale. In questo momento abbiamo aperto più di 102 bandi, ne abbiamo chiusi una sessantina, e abbiamo dovuti farli in pochissimi mesi perché come si sa i concorsi di fatto sono stati bloccati fino al giugno dello scorso anno, e tutto questo è il risultato di un anno di lavoro, e potete bene immaginare il volume di aspettative da parte di tutte le amministrative per svolgere nel più breve tempo possibile e nella massima efficacia e avere nuovo personale che vada a dare forza alla pubblica amministrazione». Per quanto riguarda i dati calabresi, Bonisoli ha rilevato che «abbiamo questo concorso, abbiamo il concorso per i tirocinanti calabresi il cui bando è stato fatto alcuni giorni fa, abbiamo la parte nazionale dei concorsi calabri. Tenete conto che già da mesi, e per la prima volta nella storia del Formez, stiamo svolgendo sul territorio anche importanti concorsi nazionali, per il ministero dell’Interno, per il ministero della Cultura, per il ministero della Difesa come tra poco avverrà. Mi è un po’ difficile rispondere sui dati della Calabria perché dal mio punto di vista vedo molte attività svolte in Calabria. Quello che devo dire – ha sostenuto il presidente di Formez – è che siamo contenti della risposta che arriva dalla Calabria e in particolare vediamo che funziona bene anche l’accoglienza a questa nuova modalità di svolgimento dei concorsi che stiamo utilizzando da alcuni mesi: abbiamo tolto la carta, abbiamo c’è la possibilità di svolgere il concorso utilizzando solo un Ipad e con la garanzia del completo anonimato, le domande sono randomizzate, cioè sono le stesse per tutti ma escono in modo casuale e quindi si annulla la possibilità di copiare e poi c’è la possibilità di accorciare i tempi in maniera importante introdotta l’anno scorso con la riforma dal ministro Brunetta e questo fa sì che possiamo misurare la durata dei concorsi nell’arco dei mesi e non nell’arco degli anni come eravano abituati in passato.

Pietropaolo ha fornito nel dettaglio le informazioni utili per il concorso

Per Pietropaolo è «garantita l’assoluta trasparenza del concorso che si svolgerà nella prima settimana di agosto per la prima parte e a settembre per la seconda parte. Saranno sei le sedi: una per provincia con una sede in più a Rende per i candidati provenienti da fuori regione. Il Formez è abituato a gestire queste iniziative in Italia ed abbiamo la garanzia di uno svolgimento corretto del concorso. In più nei comitati di vigilanza abbiamo l’assistenza del Comando regionale della Guardia di Finanza. Il supporto delle Fiamme gialle sarà impiegato per il presidio delle sedi concorsuali che sovrintenderà affinché il concorso venga svolto senza nessuna interferenza». L’assessore regionale al Personale ha spiegato che «l’obiettivo del concorso è assumere 568 unità per i centri per impiego e 31 di questi sono destinati alle categorie protette. Gli altri sono tutti destinati a profili C e D, cioè senza o con la laurea. Per i profili C ci sono circa 177 posti e sono state presentate 25mila domande e per i profili D, invece sono stati presentate altre 18mila domande e le prove saranno svolte a settembre. Si tratta di un programma di potenziamento dei Centri per l’impiego che prevede non solo l’assunzione, ma anche la formazione presso i centri stessi. I candidati – ha poi riferito Pietropaolo – saranno convocati ufficialmente con delle lettere, che fa parte di una procedura tecnologica di trasparenza, ma intanto c’è già una indicazione ufficiale sul portale della Regione Calabria e del Formez per l’indizione delle prove 2, 3 e 4 agosto. Si punta sui criteri di merito e trasparenza, abbiamo preferito non prendere i colloqui orali per evitare possibili interlocuzioni o intromissioni da parte della politica».
Per quanto riguarda le prove, Pietropaolo ha rilevato che saranno «una serie di quiz predisposti dal Formez, ma visionati dalla commissione che è composta da soggetti indicati dal Ministero della Funzione Pubblica. Non abbiamo voluto indicare soggetti regionali o calabresi, ma personalità di ministeri in modo tale che non ci sia nessun tipo di coinvolgimento. Questa commissione avrà il compito di valutare questi test e valuterà i titoli per la prova successiva di settembre». (c. a.)

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