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Vaiolo delle scimmie, la Regione istituisce la task force: «Rischio infezioni con l’aumento degli sbarchi»

Decreto del Dipartimento Tutela della Salute: il tavolo tecnico dovrà elaborare linee guida per individuare i percorsi diagnostici

Pubblicato il: 06/08/2022 – 9:27
Vaiolo delle scimmie, la Regione istituisce la task force: «Rischio infezioni con l’aumento degli sbarchi»

La Regione Calabria ha istituito un tavolo tecnico per l’identificazione e la gestione dei casi di vaiolo delle scimmie. Lo prevede un decreto del dg del Dipartimento Tutela della Salute. Il tavolo tecnico dovrà “elaborare specifiche linee guida da utilizzare per la redazione degli appositi percorsi diagnostico terapeutici assistenziali per la presa in carico di eventuali pazienti con sospetta infezione o infetti dal virus del vaiolo delle scimmie” e “convocare e gestire appositi tavoli tecnici periodici aventi lo scopo di uniformare l’approccio clinico alla malattia”. La Regione ha indicato il professor Carlo Torti, direttore di Malattie infettive dell’Aou Mater Domini di Catanzaro, come coordinatore della nuova task force dedicata alla nuova emergenza sanitaria (così classificata dall’Oms). Gli altri componenti sono: Massimo Rizzo (Risk manager presso l’Asp di Crotone); Pasquale Minchella (direttore di Microbiologia e Virologia dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro); Giuseppe Masciari (direttore del pronto soccorso dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro); Vittoria Borzumati (del Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Socio Sanitari); Giuseppe Foti (direttore di Malattie infettive del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria); Rosalbino Cerra (Presidente regionale della Fimmg – Federazione Italiana dei medici di Medicina Generale) e Francesco Lucia (Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Socio Sanitari). A motivare l’insediamento del tavolo tecnico anche il fatto che – si legge nel decreto regionale – “la Regione Calabria è interessata, come già si evince dai dati del primo semestre del 2022, da una significativa intensificazione del numero di sbarchi di migranti che vanno ad aumentare la pressione sulle strutture sanitarie regionali e che sono veicolo di infezioni; l’identificazione simultanea di casi il vaiolo delle scimmie al di fuori delle aree in cui il vaiolo delle scimmie era tradizionalmente endemico evidenzia la necessità di una rapida identificazione e diagnosi dei casi per contenere un’ulteriore diffusione”. Al momento comunque la Calabria è una delle poche regioni d’Italia nella quale non sono stati segnalati casi di vaiolo delle scimmie.

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