REGGIO CALABRIA Impegnare la Giunta regionale ed il presidente della Regione Roberto Occhiuto affinché «si attivino e sostengano la stabilizzazione dei tirocinanti», trasformando «i tirocini in contratti di lavoro subordinato attraverso il coinvolgimento di Anci e ministeri competenti». È questo l’obiettivo della mozione congiunta presentata dai consiglieri regionali Antonio Lo Schiavo e Raffaele Mammoliti, avente ad oggetto la stabilizzazione dei lavoratori tirocinanti calabresi della Pubblica amministrazione.
«Migliaia di tirocinanti calabresi – premettono Lo Schiavo e Mammoliti – svolgono servizio nella Pubblica amministrazione: in Tribunali, scuole, beni culturali e Comuni; sono nella fattispecie lavoratori precari, senza un regolare contratto di lavoro, che svolgono prestazioni e servizi indispensabili al funzionamento delle Istituzioni. A loro sono stati promessi da anni percorsi di formazione e di qualifica, di durata annuale, in grado di offrire maggiori opportunità lavorative a cui sarebbero seguiti ulteriori percorsi di perfezionamento ma nonostante il loro decisivo contributo al servizio della Pa, questi lavoratori hanno continuato a mantenere uno stato di precarietà inaccettabile, conclamato dal fatto che non esiste in loro favore nessun trattamento previdenziale e contributivo».
I consiglieri regionali rilevano, inoltre, che «la Regione Calabria ha utilizzato il personale in questione attraverso la formazione, on the job, oltre misura, continuando a svolgere l’attività lavorativa, senza aver ottenuto un vero contratto, lavorando, si può dire, “in nero” per lo Stato».
Lo Schiavo e Mammoliti sottolineano quindi come la Pa necessiti di un «fabbisogno di personale adeguato alle sfide del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per il quale sono stati adottati Decreti legge ad hoc mirati al rafforzamento delle Pubbliche amministrazioni le quali debbono garantire l’affermazione dei diritti di cittadinanza nella nostra regione fortemente compromessa».
Per i due consiglieri regionali, di conseguenza, «non è più procrastinabile un serio ed efficace intervento da parte della politica in vista della scadenza della proroga prevista nei prossimi mesi, recuperando anche i tirocinanti rimasti esclusi dai percorsi previsti dai bandi di concorso dei ministeri Giustizia, Istruzione, Mibact, affinché si scongiuri quello che potrebbe diventare un vero e proprio dramma sociale».
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