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l’intimidazione

Notte di paura a Rende, ordigno esplode in una concessionaria

Un uomo incappucciato scavalca la recinzione di Autoionà e deposita un ordigno artigianale nei pressi della vetrina, poi fugge. Danni ai locali. L’imprenditore: «Non ci fermeranno». Pioggia di solida…

Pubblicato il: 17/08/2022 – 10:18
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Notte di paura a Rende, ordigno esplode in una concessionaria

RENDE Sono le 22,25 di una (apparentemente) tranquilla notte estive. A Rende, nella sede della concessionaria Autoionà, le telecamere di videosorveglianza captano i movimenti di un uomo che si avvicina al perimetro esterno. Corporatura media, indossa jeans, scarpe da tennis e un giubbino scuro. Segni particolari: cappuccio calato sul volto e ordigno esplosivo in mano. Scavalca la recinzione, si fa strada attraverso il piazzale in cui di solito sono parcheggiate le automobili e raggiunge il marciapiede che sta proprio davanti alle vetrine della concessionario. Poi sistema con cura l’ordigno esplosivo, stando bene attento alla distanza dall’ingresso dei locali. Una volta innescato fugge più veloce che può verso i cancelli per evitare gli effetti della deflagrazione. Che, invece, investono la vetrina. Passano in tutto poco più di due minuti tra l’ingresso nell’area della concessionaria che vende Seat e Cupra e la sistemazione della bomba.

Il malvivente sistema l’ordigno nei pressi della vetrina della concessionaria

Dopo altri 120 secondi l’ordigno esplode con grande fragore. E, assieme ad esso, se ne va un pezzo di sicurezza per gli imprenditori. È la storia di una intimidazione in presa diretta. Le immagini sono ora al vaglio dei carabinieri della Stazione di Rende, che hanno già attivato i primi riscontri per arrivare all’individuazione del malvivente. Per la concessionaria restano i danni e l’amarezza di dover convivere con un territorio in cui fare impresa è difficile non soltanto per la contingenza economica ma anche per fattori criminali. Emanuele Ionà, titolare della concessionaria, contattato dal Corriere della Calabria, spiega tuttavia che «questo atto inqualificabile non ci fermerà. Abbiamo fiducia nelle forze dell’ordine e andremo avanti».

Occhiuto: «La criminalità va combattuta e isolata»

«Solidarietà alla famiglia Ionà, vittima di una gravissima intimidazione. Un ordigno è stato fatto esplodere davanti ad una loro concessionaria di automobili a Rende. Bene che il titolare abbia subito denunciato. La criminalità va combattuta e isolata con coraggio e determinazione». Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Mangialavori: «Solidarietà alla famiglia Ionà»

«La mia solidarietà alla famiglia Ionà, destinataria dell’ennesima intimidazione a opera della malavita. È dovere di tutte le istituzioni stare vicini agli imprenditori che fanno crescere la Calabria, che hanno il coraggio di denunciare i criminali e di non abbassare la testa davanti alle loro inaccettabili richieste. Sono certo che la famiglia Ionà continuerà a lavorare per la crescita del proprio gruppo e per il benessere dei propri dipendenti, senza lasciarsi abbattere da questo atto vile e intollerabile». Così il senatore Giuseppe Mangialavori sull’intimidazione al gruppo Ionà, avvenuta questa notte.

Cannizzaro: «Mai chinare la testa, la Calabria perbene è con voi»

«Le intimidazioni sono una vigliaccata, non c’è altro modo per definirle. A prescindere da chi e da come vengono perpetrate, sono un atto vile e sporco, che merita l’indignazione e la risposta ferma di tutta la Calabria perbene, vale a dire quel 99,9% stanco di questo modus operandi che per troppo tempo ha danneggiato pesantemente la serenità di onesti lavoratori e l’immagine di un’intera regione. Motivo per cui sono e sarò sempre in prima fila a sostenere chi subisce gli arroganti tentativi di prepotenza da parte del malaffare, come in questo caso la famiglia Ionà». Così il deputato di Fi Francesco Cannizzaro intervenendo sull’episodio intimidatorio di Rende.
«Conosco personalmente l’azienda e la famiglia Ionà, Emanuele in particolare, a cui mi lega un forte legame di stima ed amicizia. Credo proprio che questo genere di episodi anziché scalfire il gruppo lo abbia invece fortificato. Ho sempre pensato, e oggi lo ribadisco, che le persone perbene, che lavorano, fanno sacrifici, si fanno apprezzare per ciò che fanno, non possono essere scalfite da certi atti e atteggiamenti. L’importante è non abbassare mai la testa. E, conoscendo Emanuele e tutte le persone a lui vicine, sono sicuro che continueranno ad andare avanti a testa ancora più alta. A tutti i componenti della famiglia Ionà e delle aziende del Gruppo arrivi il mio più caloroso abbraccio di incoraggiamento – aggiunge in conclusione il deputato reggino – e un sincero invito a non lasciarsi minimamente scoraggiare. Li deve accompagnare l’assoluta certezza che in questo momento tutti i calabresi sono al loro fianco».

Furgiuele: «Atto vile che renderà il gruppo ancora più forte»

«Colpire un imprenditore sano è da vigliacchi. Esprimo solidarietà e vicinanza umana ad Emanuele Ionà che ha subito un attacco alla sua attività commerciale di Rende. Un gesto che preoccupa poiché, al di là dei danni prodotti dalla esplosione avvenuta davanti alla concessionaria auto, esso assume una valenza simbolica inquietante, anche in prospettiva futura». Questo il commento del deputato della Lega Domenico Furgiuele. «Appare come un messaggio di stampo mafioso a danno di una famiglia che si è sempre distinta per lungimiranza e spirito di innovazione – continua Furgiuele –. Ma la  Calabria non si piegherà alla tracotanza criminale di chi vuole ostacolarne lo sviluppo attraverso l’iniziativa imprenditoriale. Questo vile atto renderà ancora più forte il gruppo Ionà. A Emanuele e alla sua famiglia l’invito a non farsi scoraggiare. Non sei solo, non siete soli, la Calabria sana è con voi».

Bruno Bossio: «Minaccia alla sicurezza degli imprenditori»

«L’ordigno fatto esplodere davanti l’autoconcessionaria Ionà, nell’area industriale del comune di Rende è un atto di inaudita gravità». Lo afferma la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. «Le modalità dell’attentato – aggiunge – fanno supporre che ci si trova davanti ad un gesto di intimidazione rivolto verso una delle aziende più qualificate del settore nell’ ambito del sistema imprenditoriale del Sud d’Italia. Oltre ad esprimere solidarietà all’ imprenditore Ionà confido nell’operato della magistratura e delle Forze dell’Ordine affinché venga fatta piena luce ed assicurato alla giustizia l’autore di questo grave atto». «L’esplosione della notte scorsa – conclude la parlamentare Pd – va intesa non solo come un atto di violenza contro l’azienda Ionà ma anche come una minaccia rivolta sicurezza delle attività commerciali e imprenditoriali che si svolgono in una zona industriale tra le più sviluppate della Calabria».

Mancuso: «Ora una reazione corale della Calabria contro la mafia»

«L’intimidazione, gravissima per le modalità con cui è stata organizzata, alla  famiglia Ionà ci sprona a non abbassare la guardia contro il fenomeno della criminalità organizzata che, per essere fermata, ha bisogno dell’azione intelligente e repressiva di magistratura e forze dell’ordine a cui siamo grati per l’impegno che dispiegano, ma ha anche bisogno di una reazione corale e unitaria della Calabria perbene che considera la mafia un disvalore assoluto. In tal senso – afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso -, è decisamente  ammirevole e assurge ad esempio encomiabile per chi ancora subisce in silenzio, la reazione dell’imprenditore Emanuela Ionà, che non ha esitato a denunciare l’atto scellerato ai danni di  un’attività che genera ricchezza e dà lavoro a tante famiglie. Esprimo la solidarietà mia e del Consiglio regionale all’imprenditore, ma la speranza è che i responsabili siano individuati e consegnati rapidamente alle patrie galere».

Il sindaco Manna: «Vicinanza alla famiglia Ionà»

«L’ordigno che ieri sera ha danneggiato le vetrine della nuova concessionaria d’auto Cupra a Rende è una chiara intimidazione in piena estate che colpisce la famiglia Ionà. A loro va la mia vicinanza e solidarietà. Come amministrazione vogliamo mantenere alta l’attenzione in collaborazione con le forze dell’ordine per cercare di mettere freno a questi vili gesti criminali». Così il sindaco di Rende Marcello Manna sull’atto intimidatorio che ha colpito la concessionaria.

Talarico: «Atto grave»

«Il grave atto consumatosi a danno della concessionaria Iona’ è l’ennesima violenza a danno di tutti gli imprenditori e dell’Intera città di Rende. Quello di ieri notte, purtroppo, è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo a danno del sistema produttivo locale. Nel recente passato non sono mancati incendi di automezzi, danneggiamenti, tentativi di estorsione. È facilmente immaginabile che la realtà dei fatti sia tristemente superiore a quanto denunciato dagli imprenditori. È ora di reagire con maggiore forza e responsabilità. Ognuno deve fare di più e meglio: forze dell’ordine, Magistratura, Istituzioni, associazioni di categoria. L’area industriale di Rende è tra le più grandi e attrattive della Regione, da decenni al servizio del sistema imprenditoriale meridionale. Anche per questo deve essere difesa è tutelata. Episodi simili, oltre a turbare la serenità di chi, a diverso titolo vi lavora e opera, rappresenta una vera e propria disecomomia con conseguenti danni economici enormi. Chiedo al sindaco di Rende che alla ripresa convochi un consiglio comunale aperto a tutte le forze economiche, sociali e istituzionali, al fine di individuare e sostenere efficaci misure di contrasto alla criminalità organizzata». E’ il commento di Mimmo Talarico, capogruppo di AttivaRende.

Mascaro: «Non si può abbassare la guardia»

«Il vile atto intimidatorio posto in essere nella tarda serata di ieri a danno della Concessionaria Autoionà conferma ancora una volta la necessità di non abbassare la guardia di fronte a criminalità efferata e senza scrupoli che continua purtroppo ad arruolare i nostri giovani, quali quello ripreso dalle telecamere, armandoli di ordigni il cui fragore è purtroppo ben superiore a quello percepito nelle immediate vicinanze». Lo scrive il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro. «Doverosa e spontanea è, quindi, la solidarietà ad imprenditori illuminati e coraggiosi quali Vivienne ed Emanuele Ionà che, partendo dalla loro Lamezia, hanno man mano esteso le proprie attività in diverse altre importanti realtà calabresi ivi portando capacità manageriali ed occupazione, con conseguente crescita dei territori». «Di certo, – continua il primo cittadino lametino – ancora una volta le Forze dell’Ordine e la Magistratura riusciranno a consegnare alla giustizia mandanti ed esecutori di un gesto tanto barbaro quanto vigliacco, indice di atavica sottocultura. In ogni caso ed ancora di più, in maniera coesa, occorre dire no alla criminalità e lavorare giornalmente anche per rimuovere le cause, quali la mancanza di lavoro, che rendono più semplice reclutare giovani ai quali invece occorre dare anzitutto formazione culturale e stabilità lavorativa». «È una grande sfida – conclude Mascaro – che la Calabria potrà vincere sostituendo al rumore cupo degli ordigni la voglia di ciascuno di contribuire alla crescita di una terra a volte amara ma che resta in ogni caso stupenda ed incantevole».

Ferro: «La Calabria per bene sostiene la famiglia Ionà»

«Auspico che i responsabili del gravissimo atto intimidatorio ai danni della famiglia Ionà siano presto assicurati alla giustizia. E’ intollerabile che importanti attività economiche calabresi debbano subire attentati gravi come l’esplosione di un ordigno davanti alla concessionaria di automobili di Rende». E’ quanto afferma il deputato Wanda Ferro, che prosegue: «Ammiro la determinazione degli imprenditori, che hanno subito denunciato l’accaduto, dimostrando la ferma volontà di non piegarsi e anzi di reagire alle logiche di violenza e sopraffazione di una criminalità vigliacca che tenta di affamare la nostra terra, colpendo quelle aziende che con capacità e sacrificio creano economia e danno lavoro a tante famiglie. Rivolgo la mia solidarietà a Emanuele Ionà, ai suoi familiari, a tutti i dipendenti, nella certezza che questo atto vile sarà uno stimolo a rafforzare il loro impegno, con il sostegno della Calabria perbene».

Gianturco e Rubino: «Profondo sdegno»

«Profondo sdegno per la vile intimidazione perpetrata ai danni della concessionaria Cupra di Rende del Gruppo Ionà». E’ quanto affermano Mimmo Gianturco e Rosy Rubino, capogruppo e vicecapogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Lamezia Terme. «Alla famiglia Ionà, ad Emanuele e Vivienne, rivolgiamo – aggiungono – la nostra solidarietà e vicinanza e l’invito a non abbassare la testa e ad andare avanti nelle loro attività imprenditoriali presenti su tutto il territorio calabrese». «Il nostro auspicio – continuano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – è che le forze inquirenti riescano ad individuare i mandanti ed il responsabile dell’ignobile gesto, peraltro ripreso dalle immagini di videosorveglianza nel momento in cui ha depositato l’ordino nei pressi della concessionaria». «Ancora una volta – concludono – prendiamo le distanze da quei gruppi criminali che non offuscheranno di certo l’immagine di una Calabria onesta e produttiva». (redazione@corrierecal.it)

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