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La vicenda

Mala depurazione ad Amantea, Pellegrino si difende: «Situazione paradossale»

Lettera aperta del sindaco dopo l’indagine aperta della Procura in seguito al sequestro di un impianto: «Non intacca il nostro impegno»

Pubblicato il: 26/08/2022 – 11:26
Mala depurazione ad Amantea, Pellegrino si difende: «Situazione paradossale»

AMANTEA «Il 23 agosto scorso è scaduto il contratto con MKE, che era la società di gestione della manutenzione della rete fognaria, pompe di sollevamento comprese, della nostra città». È l’incipit della lettera aperta scritta del sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino, per fare il punto sullo stato del sistema fognario della cittadina tirrenica. Alla luce del sequestro dell’impianto di sollevamento avvenuto ad Amantea ad opera della Guardia costiera. «Ho trascorso l’intera mattinata del 24 agosto – racconta Pellegrino – presso il dipartimento dell’Ambiente della Cittadella Regionale di Germaneto di Catanzaro, allo scopo di informare il Direttore del Dipartimento, confortato dalla presenza del prof. Paolo Veltri, emerito di Costruzioni Idrauliche dell’Università della Calabria, sulla critica situazione dell’impianto fognario di Amantea, definendolo, senza giri di parole, “arcaico”. Al rientro, ho avuto un lunghissimo incontro, terminato alle 9 di sera, con i responsabili tecnici della ditta Sandro Greco di Catanzaro, aggiudicataria del bando di gara per la manutenzione della rete fognaria per il triennio 2022-24».
«Al termine dell’incontro, però, la ditta mi partecipava di non voler accettare la consegna – illustra ancora il sindaco di Amantea – neanche in via provvisoria, dell’impianto in questione, considerata la condizione disastrosa dello stesso. La mattina del 25 Agosto, valutato lo stato dei fatti e senza indugio, accompagnato dagli assessori avvocato Marco Osso e dottor Marco Vetere e dal Consigliere architetto Arturo Suriano, mi sono recato presso la Procura della Repubblica di Paola, ove ho esposto la situazione con dovizia di particolari e descritto le condizioni in cui versa l’impianto fognario di Amantea, delle gravi criticità e dei possibili rischi ambientali e di salute pubblica derivanti dal perdurare del delicato contesto. Parallelamente ho avviato una pressante azione sul direttore del Dipartimento Ambiente ottenendo un finanziamento supplementare di 100mila euro, finalizzato all’avvio degli interventi più urgenti».
«Nello stesso pomeriggio del 25, la delegazione di Spiaggia della Capitaneria di Porto – comunica Pellegrino – mi ha notificato un verbale di sequestro preventivo per uno scarico abusivo nei pressi del bacino del torrente Colonci, ipotizzando per il sottoscritto una serie di ipotesi di reato penali in quanto sindaco. Quest’ultimo aspetto, che per certi versi mi appare paradossale, ovviamente non intacca minimamente la mia lena e il mio impegno nel cercare di risolvere un problema annoso e mai risolto efficacemente».
«Tornerò pervicacemente “alla carica” agli inizi della prossima settimana – conclude Pellegrino – al fine di ottenere altri finanziamenti. Questa la situazione che, cari concittadini, come sempre intendo parteciparvi direttamente. Ribadisco che questa Amministrazione si batte e si batterà sempre per garantire i vostri diritti, per assicurarvi livelli consoni di civiltà, per trasformare Amantea in una città normale e renderla contemporanea».

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