LAMEZIA TERME Aspra polemica tra il cantante rapper Shade e la Sacal, la società di gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme. Reduce da un concerto a Paola, il cantante, sui social (dove è seguitissimo), ha denunciato di essere rimasto bloccato allo scalo lametino per l’improvviso cambio di un aeromobile e per la mancanza di una biglietteria nell’hub, cosa che a suo dire gli ha precluso uno show al Nord. La Sacal ha invece replicato parlando di ritardo nel cantante nella presentazione al check in.
Il rapper esordisce su Instagram: «Arriviamo in aeroporto e ci dicono che la compagnia aerea ha cambiato l’aeromobile e che quindi ha 25 posti in meno e noi siamo rimasti tagliati fuori. Stiamo cercando ancora di capire quando e se torneremo a casa. So che non dipende da noi, ma ci dispiace tantissimo e vi chiediamo scusa». Poi Shade su Twitter: «Mai vista una roba del genere, hanno lasciato noi e altre 22 persone a terra. Compagnie aeree di m…. vi meritate le pandemie e il fallimento». E ancora Shade su Twitter, dopo aver riferito di aver annullato lo show che il giorno dopo aveva in programma al Nord (a Vigevano): «L’Italia riassunta in un tweet: Un volo ci sarebbe anche ma non si può acquistare online. Solo in biglietteria. L’aeroporto di Lamezia non ha la biglietteria. Sipario».
Sacal Ground Handling, la società dello scalo lametino che fornisce assistenza a terra ai passeggeri e ai vettori, così risponde a Shade: «Al passeggero in questione è stato negato l’imbarco non a causa di overbooking ma per ritardata presentazione ai banchi check in. Nonostante fosse in possesso di regolare carta d’imbarco, avrebbe dovuto spedire il bagaglio. Quando un volo è chiuso l’imbarco è impossibile, all’aeroporto di Lamezia così come in qualsiasi altro scalo. Considerata l’effettiva situazione di overbooking, il personale della Sacal Gh, come è solito fare, si è prodigato nel fornire assistenza, e ha ugualmente inserito il passeggero tra coloro che potevano usufruire della riprotezione, per come previsto dalle procedure della compagnia e dal Regolamento Europeo 261/2004. SIPARIO». (redazione@corrierecal.it)
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