Dramma a Catanzaro, il cordoglio di Occhiuto: «La Calabria intera si stringe attorno a questa famiglia»
Il governatore dopo l’incendio costato la vita a tre giovanissimi: «Tragedia immane». Ed il presidente Mancuso: «Profondo sconforto»

CATANZARO «Siamo di fronte ad una tragedia immane. Tre fratelli, il più piccolo aveva 12 anni, sono morti a Catanzaro in seguito ad un incendio che ha devastato l’abitazione nella quale vivevano». Lo scrive su Facebook Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria che così commenta il drammatico rogo che ha sconvolto una famiglia di Catanzaro e costato la vita a tre persone. «I genitori e altri due figli sono feriti – spiega Occhiuto – anche in modo grave. La Giunta regionale esprime sincero cordoglio per le vittime».
«Tutta la Calabria – conclude – si stringe a questa famiglia distrutta e alla comunità catanzarese in questo momento di grande dolore. Una preghiera per chi non c’è più».
Mancuso: «Sentimenti di tristezza o profondo sconforto»
Ed anche il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso esprime il suo cordoglio per quanto avvenuto. «L’incendio divampato in uno stabile nella periferia sud di Catanzaro – scrive – che ha provocato la morte di tre ragazzi e alcuni feriti, suscita dolore, sentimenti di tristezza e di profondo sconforto. Una preghiera per le vite spezzate e il cordoglio del Consiglio regionale».
«Con l’ auspicio – conclude – che niente sia tralasciato per accertare le cause di una tragedia immane che segna la comunità catanzarese e la Calabria».
Il garante Marziale: «Conoscevo la famiglia, prego per loro»
«Era l’agosto del 2016 ed ero Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria da appena tre mesi. Venni informato che una famiglia, tornando dal mare, aveva trovato la propria casa distrutta. Precedentemente aveva subito furti e minacce. Mobilitai le Forze dell’Ordine, le istituzioni comunali competenti e scattò una gara di solidarietà anche da parte di associazioni cittadine. La famiglia fu costretta a lasciare quella casa. Qualche tempo dopo la mamma venne a ringraziami personalmente in una scuola a Catanzaro, dove ero a tenere una conferenza, e portò con se i bambini, fra i quali Saverio, il più grande, autistico, perito nell’incendio di questa notte insieme ad altri due fratellini più piccoli, che mi gettò con le braccia al collo. Non ho mai dimenticato quel ragazzo ed oggi prego perché la mamma, che continuava a chiamarmi anche quando cessai il ruolo di Garante per chiedere aiuto per la situazione di Saverio, si salvi insieme agli altri componenti della famiglia feriti». È quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, che proprio stamane è stato riconfermato Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria dal presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso.
«Se io scrivessi che trattasi di cronaca di una tragedia annunciata – prosegue Marziale – mancherei di rispetto alle indagini degli inquirenti preposti a fare luce sulla tragedia, ma certo si tratta di una famiglia in cui il disagio era palpabilissimo, aggravato dal peso di un figlio gravemente malato in un territorio privo di strutture assistenziali preposte a quel tipo di cure».