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Rapporto Inps, Tridico: «Reddito di cittadinanza misura fondamentale, ma si può fare di più»

Il documento presentato all’Unical dal presidente dell’ente. «Il mercato del lavoro migliora, ma le incognite di guerra e aumenti dei prezzi si riflettono sui dati»

Pubblicato il: 07/11/2022 – 15:43
Rapporto Inps, Tridico: «Reddito di cittadinanza misura fondamentale, ma si può fare di più»

RENDE Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha presentato il rapporto relativo alla situazione del Paese accolto dai docenti e studenti dell’Unical e con i rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Il Rapporto, per il 2021, pone l’accento sulle più rilevanti prestazioni erogate dall’Istituto e alla dinamica dei contribuenti.

«Migliora il mercato del lavoro»

«Il 2021 è stato un anno in forte crescita economica con una ripresa dell’occupazione importante, l’Istituto in questi anni ha agito da Banca del Paese e attraverso le numerosissime prestazioni erogate, come la cassa integrazione o il reddito di emergenza, siamo intervenuti nel momento in cui c’era maggior bisogno», sostiene Tridico. «Oggi i dati sulle prestazioni sociali sono in diminuzione e anche il reddito cittadinanza che aveva raggiunto il picco di 3,7 milioni di percettori, oggi registra 2,5 milioni di percettori. Quindi c’è un miglioramento sul mercato del lavoro con un tasso di occupazione in crescita che ha raggiunto il 60%». A questo bisogna aggiungere «le entrate contributive in aumento, quelle di cui si alimenta l’Inps, che hanno raggiunto il livello del 2019». La guerra, l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’alto tasso di inflazione e i costi di energia e gas rendono il mercato incerto. «Un periodo un po’ meno felice rispetto rispetto al 2021».

«Il reddito di cittadinanza, misura fondamentale»

Secondo Tridico, il reddito di cittadinanza «è una misura importante per il contrasto alla povertà e oggi comuni e regioni devono fare di più sulla inclusione. Sull’inclusione per quanto attiene le amministrazioni comunali, e sul lato delle politiche attive per quanto riguarda le Regioni con riferimento all’inclusione ed all’inserimento nel mercato del lavoro». E sulla differenza di salario tra uomini e donne, Tridico aggiunge: «E’ vero, vi è una forte disuguaglianza tra gli stipendi percepiti dalle donne e quelli degli uomini maggiori del 25%. Una disparità che si riflette inevitabilmente sui dati pensionistici». (f. b.)

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