REGGIO CALABRIA I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria unitamente a personale dello Scico, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta da Giovanni Bombardieri, hanno eseguito la confisca di beni – per un valore complessivo stimato in oltre 600 mila euro – riconducibili ad un ingegnere reggino, già funzionario dell’Anas. La figura criminale del soggetto era emersa, tra le altre, nelle operazioni denominate “Waterfront” e “Cumbertazione”, svolte dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (Gico) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria, nel cui ambito il funzionario – allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento delle responsabilità – è imputato, tra gli altri, per i reati di corruzione anche con l’aggravante dalla finalità di agevolare la cosca Piromalli di Gioia Tauro e frode nelle pubbliche forniture.
L’attività di indagine ha consentito di ricostruire le acquisizioni patrimoniali effettuate dall’anno 2006 all’anno 2019 e di rilevare, attraverso un’articolata attività di riscontro, il patrimonio direttamente e indirettamente nella disponibilità del soggetto, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata. Tra i beni sottoposti a confisca figurano: 2 immobili, 2 terreni, 1 autoveicolo, 3 orologi di lusso marca Rolex e disponibilità finanziarie – per un valore complessivamente stimato in oltre 600 mila euro.
x
x