Minacciata e picchiata anche durante la gravidanza, misura cautelare per il convivente
Intervento della polizia a Tropea dopo le denunce di una donna. Per l’uomo l’obbligo di presentazione alla pg

TROPEA Una donna, dopo l’ennesima violenza fisica e psicologica subita, anche alla presenza dei figli minori, si era determinata a presentarsi presso la Squadra Mobile di Vibo Valentia, denunciando prolungati maltrattamenti commessi dal suo convivente nell’arco degli ultimi anni, posti in essere mediante aggressioni verbali e fisiche, sia alla presenza dei figli minori, sia durante la gravidanza della donna, instaurando all’interno del nucleo familiare un regime di sofferenza e prevaricazione non più sostenibile, anche per la tutela dei minori.
I poliziotti, ascoltata la vittima, hanno svolto minuziose indagini per ricostruire i comportamenti dell’uomo, ascoltando molti testimoni vicini al nucleo familiare, nonché trovando riscontri in diverse lesioni riportate dalla donna a seguito delle violenze subite nel corso degli anni.
Durante la giornata di mercoledì 23 novembre, la Squadra Mobile, con la collaborazione della Squadra di Polizia Giudiziaria Tropea, ha dato esecuzione ad un’ordinanza dell’Ufficio Gip del Tribunale di Vibo, su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Camillo Falvo, che ha imposto all’autore sospettato dei reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e di lesioni aggravate, l’obbligo, quotidiano, di presentazione presso gli uffici di Polizia.
Questa misura cautelare, eseguita, peraltro, nell’imminenza della celebrazione della “giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, conferma l’estrema importanza di denunciare alle Forze dell’Ordine comportamenti violenti, persecutori o maltrattanti fra le mura familiari, così consentendo un intervento tempestivo, evitando la degenerazione di “amori malati”.