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La decisione

Mancuso alla sbarra, unico procedimento contro il presunto boss di Limbadi

L’attività istruttoria di Rinascita Scott confluisce nel processo Petrolmafie. La decisione è stata adottata dal Tribunale collegiale di Vibo

Pubblicato il: 06/12/2022 – 20:14
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Mancuso alla sbarra, unico procedimento contro il presunto boss di Limbadi

VIBO VALENTIA Entra a far parte del processo nato dall’operazione antimafia della Dda di Catanzaro denominata “Petrolmafie” tutta l’attività istruttoria espletata nel maxiprocesso Rinascita Scott riguardante la posizione del principale imputato, vale a dire quella del boss della ‘ndrangheta Luigi Mancuso.
Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia nell’ambito di entrambi i procedimenti (stralcio-Rinascita Scott per Luigi Mancuso e Petrolmafie) ha infatti deciso con apposita ordinanza di riunire i due processi in corso. La posizione di Luigi Mancuso, 68 anni, di Limbadi, ritenuto al vertice dell’omonimo clan di Limbadi in provincia di Vibo Valentia, era stata in precedenza stralciata dal troncone principale di Rinascita Scott, dopo che la Corte d’Appello di Catanzaro il 16 settembre scorso aveva accolto la ricusazione di due giudici del Collegio giudicante, così come avanzato dalla difesa.
Ora, quindi, la decisione di riunire la posizione di Luigi Mancuso – indicato come “capo Crimine” dell’intera ‘ndrangheta della provincia di Vibo Valentia – al processo Petrol Mafie che mira a far luce su un traffico di petrolio e dove a Mancuso viene contestato il reato di estorsione. (Agi)

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