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Catanzaro, assegnati 260mila euro al Crisea

Il presidente della provincia Mormile: «Importante segnale per le nuove tecnologie agroalimentari e per lo sviluppo del territorio»

Pubblicato il: 27/12/2022 – 18:00
Catanzaro, assegnati 260mila euro al Crisea

CATANZARO Il Consiglio regionale ha approvato un emendamento alla legge di stabilità con cui viene autorizzata la Giunta ad assegnare un contributo di 260 mila euro, a valere sull’esercizio 2023, in favore della Provincia di Catanzaro per implementare il servizio di zootecnia e filiera olivicola, oltre alla gestione e manutenzione centro di ricerca e servizi avanzati per l’innovazione rurale (Crisea).

Mormile: «Segnale importante»

Ne dà notizia il presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile: «Ringrazio per questo significativo e importante stanziamento il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che ha dimostrato di voler puntare sulla qualità delle produzioni e sulla sostenibilità delle tecniche e delle tecnologie agroalimentari. Un settore strategico per generare valore aggiunto, indotto economico ed occupazione. Comincia a prendere forma un contenitore che può diventare un modello di sviluppo del territorio del Medio Ionio catanzarese e con la prospettiva di allargarsi all’intera Calabria e su scala extra-regionale».
Ad avviso del prof. Stefano Alcaro, presidente del Crisea: «Il contributo regionale e il supporto della Provincia saranno il seme di tante nuove attività che concorreranno allo sviluppo del centro, che si aggiungono a quelle già avviate dall’UMG in particolare in campo nutraceutico. Concordo con la proposta del presidente Mancuso di riqualificare alcuni spazi del Crisea dove ubicare l’Ospedale veterinario, che consentirà l’accreditamento del relativo corso di laurea già deliberato dagli organi dell’Università Magna Graecia di Catanzaro».
«Con i suoi quasi 300 ettari di terreno boschivo e seminativo – ha aggiunto il prof. Alcaro – il centro potrà diventare la location ideale per sperimentazioni agricole innovative che vanno dalle colture di precisione a quelle idroponiche, così come riferimento per il riciclo ecosostenibile di prodotti di scarto del comparto olivicolo, agrumario e vitivinicolo».

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