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Sanità, Carbone: «L’emodinamica all’ospedale di Crotone è una priorità»

Ad un mese di attività il punto del neo commissario: «Nominata per rilanciare le attività e garantire i giusti servizi»

Pubblicato il: 19/01/2023 – 14:14
Sanità, Carbone: «L’emodinamica all’ospedale di Crotone è una priorità»

CROTONE Nominata alla guida dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone per rilanciare le attività sanitarie e garantire la giusta sanità all’utenza. Lo ha detto il neo commissario dell’Asp pitagorica, Simona Carbone, durante una conferenza stampa, tenutasi questa mattina. Rispetto ad esperienze di amministratori precedenti, che avevano avuto il mandato di tagliare le spese per consentire il rientrato dai debiti, questa volta la Regione Calabria ha chiesto al neo commissario di rilanciare. L’obiettivo, però, deve essere raggiunto con i fondi presenti nel bilancio. Non ci sarebbero, quindi, fondi aggiuntivi per aggredire le molteplici criticità. A questo si aggiunga che Carbone non ha nemmeno tempi lunghi per realizzare quello che riuscirà a mettere in cantiere, perché il suo mandato di commissario non dovrebbe durare più di otto mesi e non può nemmeno sperare di essere nominata direttore generale, che segue la fase di commissariamento, perché non è nell’elenco degli aventi diritto. Può solo sperare che chi subentra nella guida dell’Asp pitagorica, con la nomina di direttore generale, potrà contare sui progetti che saranno messi in campo dal commissario nel breve periodo di attività.
La conferenza stampa è stata convocata per fare un primo punto sulla situazione ad un mese esatto dalla sua nomina. Carbone racconta di avere dedicato questo primo mese allo studio delle criticità presenti nell’unica struttura ospedaliera pubblica operativa dell’Asp e per farsi un’idea chiara sulla sanità territoriale. Per quanto riguarda la seconda questione (medicina territoriale) ha incontrato «i due sindaci dei due sub distretti, che sono Mesoraca e Cirò» e il primo cittadino della città capoluogo di provincia. All’ospedale, invece, ha sentito i capi dipartimento per meglio comprendere «l’organizzazione». Così come era facile immaginare le criticità più gravi emerse sono due: mancanza di personale e strutturali. La prima decisione assunta è stata quella di costituire un gruppo di lavoro in ospedale, a cui è stato dato anche l’obiettivo di affrontare la riorganizzazione degli spazi. La presenza del reparto Covid, all’interno del nosocomio, ha determinato non pochi problemi. La mancanza del personale è, quindi, una delle questioni più rilevanti che interessa l’intero comparto a livello nazionale, ma su Crotone ha un impatto maggiore, dovuto alla marginalità territoriale. L’obiettivo, quindi, è quello di tentare di uscire dal cule de sac in è stata cacciata la sanità. Un aiuto importante potrà arrivare dalla “squadra” già allestita dal commissario. A questo proposito ha detto di avere confermato l’incarico a Francesco Masciari, direttore amministrativo, e Giuseppe Panella, direttore sanitario, che erano presenti alla conferenza stampa di oggi.

Le criticità

Sollecitata dai giornalisti, Carbone ha illustrato la situazione delle singole criticità ed ha evidenziato le attività che si intendono mettere in campo per risolverle. Intanto ha detto che i lavori per la realizzazione del pronto soccorso sono ripresi e le attività dovrebbero essere concluse entro il prossimo 31 dicembre.
L’apertura del servizio di emodinamica è entrato in una «fase di concretezza», essendo previsto nella programmazione regionale. A Crotone si sta anticipando la sala di elettrologia, indispensabile per l’avvio del servizio. Quando sarà autorizzato si potrà partire.
La mancanza del personale è una delle questioni più difficili da risolvere. Mancano soprattutto gli specialisti e succede anche che chi partecipa ai concorsi, anche quando li vince, non vuole venire a Crotone.  La riapertura del servizio di medicina nucleare viene considerata una priorità, ma al momento non è in fase di attuazione. La terapia intensiva neonatale (Tin) rischia la chiusura per mancanza di personale, ma si sta mantenendo attiva  facendo riferimento a Ostetricia e Ginecologia. Questa è un’area su cui si sta tentando di trovare una “soluzione fattiva”.
Sul reparto dialisi ci sono stati diversi incontri, anche con l’associazione dei pazienti. L’unico punto certo su questo servizio è che là dove è ubicato attualmente sarà spostato. Il lavoro di squadra messo in campo ha l’obiettivo, quindi, ambizioso di migliorare ed efficientare per rendere più attrattivo l’ospedale. Anche per la medicina territoriale le maggiori difficoltà sono dovute alla mancanza di personale.  (redazione@corrierecal.it)

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