ACRI Sentenza di non luogo a procedere per l’attuale sindaco di Acri Pino Capalbo, querelato dal suo predecessore Nicola Tenuta per alcune valutazioni effettuate nel corso della campagna elettorale. È lo stesso Capalbo a riepilogare i contorni della vicenda: «Fiducia nella giustizia e nei giudici – scrive –. Nell’agosto 2022, dopo la fine della campagna elettorale e la mia riconferma a sindaco di Acri, ho ricevuto un avviso di garanzia e conseguente richiesta di rinvio a giudizio in seguito a querela sporta da Nicola Tenuta, già sindaco della città di Acri. Infatti, quando ho ricostruito la situazione contabile del comune di Acri e l’immenso operato dell’amministrazione comunale per risanare, per fuoriuscire dal dissesto, azzerando dodici milioni di euro di disavanzo, il mio predecessore si era sentito diffamato».
«Dopo la richiesta del Pm di rinvio a giudizio – continua Capalbo –, oggi si è tenuta l’udienza preliminare, il presidente giudice Santese ha emesso sentenza di non luogo a procedere. Il mio agire è sempre stato sin dalla campagna elettorale improntato a principi di correttezza e finalizzato a valorizzare le cose fatte. Un ringraziamento particolare all’eccellente avvocato Mattia Caruso, che mi ha assistito in questa vicenda».
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