COSENZA Fino a un paio di mesi fa si parlava di una Reggina lanciatissima verso la serie A e di un Cosenza spacciato e rassegnato alla retrocessione in serie C. In poco tempo, però, e per certi versi in maniera inaspettata, tutto sembra essersi capovolto. In maniera inaspettata perché i segnali emersi nel corso del girone di andata del campionato cadetto, non lasciavano spazio ad alcun fraintendimento: la squadra di Pippo Inzaghi aveva dimostrato di possedere tutti i requisiti necessari per ambire a traguardi ambiziosi, mentre quella rossoblù non era attrezzata a sufficienza per mantenere la categoria. Il mercato di gennaio e i problemi societari degli amaranto con relativo deferimento per il mancato pagamento delle ritenute Irpef alla scadenza del 16 febbraio e per la mancata erogazione di alcuni stipendi (da cui potrebbero arrivare anche dei punti di penalizzazione in classifica) hanno stravolto ogni certezza.
Era il 26 dicembre e il girone di andata si era appena concluso con la Reggina vittoriosa ad Ascoli grazie a un gol di Rivas e il Cosenza sconfitto a Cagliari. Al termine di quella giornata gli amaranto occupavano stabilmente il secondo posto in classifica a quota 36, a sole tre lunghezze dalla capolista Frosinone. Discorso opposto per i silani, relegati con pieno merito in ultima posizione, con appena 17 punti. Da allora, nonostante la contestazione del tifo organizzato che ha deciso di abbandonare gli spalti dello stadio “Marulla” (seguendo però sempre in massa la squadra in trasferta), il Cosenza ha lentamente iniziato a recuperare terreno dalle dirette concorrenti alla salvezza. Ciò è stato possibile anche grazie al un mercato di riparazione che ha letteralmente cambiato il volto della formazione guidata da William Viali. L’immediato grave infortunio dell’ex Lazio e Inter Mauro Zarate è stato comunque colmato dagli ottimi inserimenti dei vari Marras, D’Orazio, Micai e dalla crescita di alcuni elementi giovani già presenti in organico come Brescianini, Nasti e Meroni. Da gennaio in avanti il cammino dei Lupi è stato più che positivo ma, probabilmente, a cambiare il volto della loro stagione è stata la vittoria in extremis nel derby casalingo contro la Reggina. Al 90’ minuto, gli amaranto erano in vantaggio di un gol (realizzato, tra l’altro, dall’ex Gori), quando il gioiellino del Milan Marco Nasti ha deciso di prendersi la scena con una doppietta scacciacrisi. Probabilmente proprio dal quella serata (anche se i segnali di flessione stavano già emergendo), la Reggina ha iniziato a perdere colpi, evidenziando una fragilità mentale mai venuta fuori nel girone di andata.
Oggi, dopo 12 giornate di campionato disputate e con ancora sette partite da giocare, il girone di ritorno vede il Cosenza a quota 18 punti (contro i 17 raccolti nel girone di andata), con un cammino da playoff. Disastroso, invece, il percorso della Reggina, ferma a sei punti, ma con una partita da recuperare. Numeri questi che la dicono lunga su quanto accaduto da dicembre scorso ad oggi. Al momento i silani (15 reti incassate contro le nove realizzate) stanno attraversando un periodo di forma eccellente – quattro vittorie nelle ultime cinque uscite – a tal punto da consentirgli di abbandonare le ultime quattro posizioni della classifica. In caduta libera, invece, la compagine reggina (nove sconfitte su undici partite con 9 gol messi a segno e 20 incassati) che evidentemente avrà subìto il colpo psicologico per una situazione societaria al momento poco decifrabile. I percorsi delle due compagini di serie B hanno finito per capovolgere anche l’entusiasmo dei rispetti ambienti: a Reggio dal sostegno per squadra e dirigenza proiettati, a inizio stagione, verso traguardi impensabili fino all’estate scorsa, nelle ultime settimane una parte della tifoseria, in qualche occasione, ha contestato i calciatori amaranto. A Cosenza la protesta nei confronti del presidente Eugenio Guarascio non è rientrata ma, in compenso, i tifosi delle due curve hanno deciso di tornare sugli spalti dello stadio cosentino. Nell’ultima sfida che ha messo di fronte i rossoblù al Pisa, al “Marulla” erano presenti poco meno di diecimila spettatori.
Al momento la Reggina occupa l’ottava posizione in classifica con 42 punti e (eventuale penalizzazione a parte) rischia seriamente di abbandonare la zona playoff. Il suo tecnico Pippo Inzaghi, dopo la sconfitta immeritata di Genova, ha lasciato intendere di credere ancora nel traguardo promozione.
L’allenatore del Cosenza William Viali, invece, dopo qualche critica di troppo, sta dimostrando tutto il suo valore. I numeri e le prestazioni convincenti della sua squadra, non sembrano però entusiasmarlo troppo. Sa benissimo che la strada da percorrere per raggiungere la salvezza è ancora lunga e tutt’altro che in discesa. Il suo Cosenza al momento occupa la quint’ultima posizione in classifica con 35 punti, gli stessi che lo scorso anno garantirono ai Lupi di giocare gli spareggi playout contro il Vicenza. (f.v.)
Foto tratte dalle pagine facebook ufficiali di Reggina e Cosenza
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