Fondi europei, la “rigenerazione amministrativa” è la scommessa da vincere per la Regione
Tra gli atti allegati al Por 2021-2027 spicca il piano, da 55 milioni, per migliorare la “capacità” della burocrazia ed evitare gli errori del passato

CATANZARO Un programma da 55 milioni per evitare le difficoltà del passato e per migliorare la performance della burocrazia nella gestione dei fondi europei. E questo il Piano di Rigenerazione amministrativa adottato dalla Regione Calabria per l’attuazione della programmazione 2021-2027. In gergo tecnico è il “PRigA”, in termini più sintetici è un nuovo strumento che si pone l’obiettivo di favorire la formazione e lo sviluppo di competenze dei dipendenti regionali e di tutti gli attori coinvolti nel processo di programmazione, gestione e attuazione delle politiche pubbliche. Gli interventi individuati dal piano – in tutto 18 azioni di “capacità amministrativa” – «sono finalizzati – si legge nel programma, presentato dalla Regione al recente Comitato di Sorveglianza che ha dato lo start alla nuova programmazione comunitaria – al miglioramento e alla facilitazione dell’attuazione del Pr Calabria Fesr/Fse+ 2021/2027, di cui è parte integrante, e al rafforzamento della complessiva struttura amministrativa della Regione»: la premessa su sui si fonda, infatti, è che «la struttura della Regione Calabria è caratterizzata da una governance complessa derivante dall’elevato numero di adempimenti amministrativi gestiti e da una forte carenza di personale negli uffici. Inoltre, dall’esperienza attuativa del Por 2014/2020 sono state riscontrate numerose criticità attuative nella gestione degli interventi da parte degli enti locali la cui carenza di personale si è riflessa sulla gestione». Su queste problematiche – specifica la Regione – il Piano di Rigenerazione amministrativa «intende agire grazie ai due obiettivi di cui si compone: rafforzamento della performance del Programma regionale, e rafforzamento dell’ecosistema amministrativo e istituzionale regionale». Nel primo obiettivo rientrano quelle azioni di capacità amministrativa che sono parte integrante del Pr 2021–2027 e che si dividono in due gruppi: azioni strettamente connesse agli obiettivi specifici del Pr 2021-2027, finanziate dal programma stresso, finalizzate al miglioramento delle capacità delle autorità del programma e degli attori settoriali o territoriali e azioni incardinate nell’Assistenza Tecnica, anch’esse finanziate dal programma, le quali prevedono interventi validi per tutte le priorità. All’interno del secondo obiettivo – spiega infine la Regione – rientrano invece quelle azioni di capacità amministrativa che non sono finanziate dal Pr ma dal Programma Pn Capacità per la Coesione At 2021-2027 (CapCoe): «Con questi interventi si intende potenziare il sistema amministrativo regionale nel complesso e non soltanto in virtù di un’attuazione efficace, efficiente e tempestiva dei Programmi Fesr/Fse+». (c. a.)