REGGIO CALABRIA Quattro anni e 10 mesi di carcere per entrambi e 700mila euro di multa. È la condanna inflitta dal Tribunale di Reggio Calabria al russo Dmitrii Oblagin, detto “Dima”, e al turkmeno Gadam Dovletgeldiyev, accusati di associazione a delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Sara Amerio aveva chiesto una pena di dieci anni di reclusione e 1,6 milioni di euro di multa per ciascuno dei due imputati. Il processo, celebrato con il rito abbreviato davanti al gup, nasce da uno dei tanti sbarchi registrati a Roccella Jonica negli ultimi anni. Oblagin e Dovletgeldiyev sono accusati di essere gli scafisti della barca a vela partita dalla Turchia e arrivata a Roccella Ionica il 23 agosto 2021 con a bordo 98 persone tra iraniani, iracheni e siriani.
Al momento dello sbarco, i due imputati si erano confusi con i profughi ma sono stati arrestati dalla squadra mobile di Reggio Calabria lo scorso maggio a Lucera, in provincia di Foggia, dove hanno lavorato per un breve periodo in un b&b in attesa di procurarsi dei documenti falsi che, secondo gli inquirenti, gli sarebbero serviti per lasciare l’Italia e ricominciare, con altri nomi, a trasportare profughi per conto di un’organizzazione criminale.
Durante le indagini, Oblagin e Dovletgeldiyev sono stati intercettati dalla seconda sezione della squadra mobile che è riuscita a ricostruire i contatti e anche il flusso di soldi che i due soggetti ricevevano dall’estero sulle carte di credito in loro possesso. (redazione@corrierecal.it)
x
x