I dubbi del Pd di Crotone sull’incendio nel capannone ex Sasol: «Cosa abbiamo respirato lo scorso 25 luglio?»

CROTONE «Abbiamo ancora negli occhi la nube nera e densa che si è levata in cielo nella giornata di martedì 25 luglio e che ha destato non poche preoccupazioni nella comunità crotonese. Fumo denso che si è levato da un ex capannone industriale attualmente in custodia giudiziaria appartenente all’area ex Sasol» (foto sopra da il Crotonese). È l’allarme lanciato dal Partito democratico di Crotone. Subito dopo l’incendio il sindaco di Crotone Vincenzo Voce e il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Roberto Fasano avevano assicurato che nessun problema di inquinamento dell’aria a Crotone si era verificato in seguito dell’incendio divampato all’interno di un capannone del vecchio stabilimento industriale Sasol, ormai dismesso da anni. Rassicurazioni che, però, non convincono del tutto il Pd cittadino.

«Molto distanti dalla volontà di creare inutili allarmismi – evidenzia il Partito democratico – riteniamo, allo stesso tempo, che non sia possibile archiviare la vicenda con cotanta semplicità e, soprattutto, con un semplice comunicato attestante i livelli di inquinamento dell’aria. Sicuramente tale comunicato e tali risultati tranquillizzano anche noi ma su altri aspetti, diversamente, pensiamo che vada fatta maggior chiarezza. Cosa ha innescato l’incendio? Che cosa ha preso fuoco nello specifico nei capannoni? Che cosa abbiamo respirato esattamente giorno 25 luglio? Chiediamo alle autorità competenti di fare massima chiarezza su quanto accaduto non certo nell’ interesse politico del Partito Democratico di Crotone, ma solo ed esclusivamente per tutelare la saluta della comunità crotonese».