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Il caso

Castello di Mirto, legittima la prelazione all’acquisto del Comune

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dei comproprietari dello storico maniero. Il sindaco Russo: «Ora potremmo acquistare il bene»

Pubblicato il: 17/10/2023 – 11:38
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Castello di Mirto, legittima la prelazione all’acquisto del Comune

CROSIA È legittimo il diritto di prelazione esercitato dal Comune di Crosia per l’acquisto del castello di Mirto. Lo ha stabilito la Sezione Quinta del Consiglio di Stato che ha dichiarato inammissibile il ricorso in opposizione di due comproprietari del “Castello di Mirto”. Il ricorso era stato presentato avverso la sentenza dello stesso Consiglio di Stato che aveva statuito la legittimità delle delibere del Comune di Crosia, che aveva esercitato il diritto di prelazione per l’acquisto dell’importante immobile di notevole valore storico-artistico. È stato viceversa accolta la tesi difensive svolte dall’avvocato Oreste Morcavallo nell’interesse del Comune di Crosia

La vicenda

I proprietari di porzioni del “Castello di Mirto” nel 2017 avevano venduto con atto notarile la loro proprietà ad un soggetto privato.
Sulla vicenda era intervenuta la Sovrintendenza della provincia di Cosenza rilevando che il bene era sottoposto a vincolo di interesse storico-architettonico ed informava il Comune che poteva esercitare il diritto di prelazione.
Il Consiglio comunale, quindi, esercitava il diritto di prelazione.
L’acquirente impugnava le deliberazioni comunali davanti al Tar che accoglieva il ricorso.
Il Comune proponeva appello che riformava la sentenza, annullandola.
Avverso tale ultima sentenza insorgevano i proprietari di una restante porzione del Castello, opponendosi alla decisione del Consiglio di Stato ed eccependo la loro mancata partecipazione ai giudizi precedenti.
Il Consiglio di Stato, ora ha rigettato il ricorso dichiarando, quindi, la piena legittimità delle procedure del Comune di Crosia.

Il sindaco Russo: «Ora potremmo acquistare il bene»


«Esprimo grande soddisfazione – ha commentato il sindaco di Crosia Antonio Russo – per l’esito del giudizio che mette la parola fine ad un contenzioso e che legittima il diritto del Comune di acquisire l’importante compendio storico che potrà essere ristrutturato e valorizzato nell’interesse della intera comunità divenendo anche polo di attrazione turistica».

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