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“Perseo”, annullata in parte la confisca dei beni di Franco Trovato

Confisca limitata a soli due beni immobili, un orologio e una moto. La decisione è della Corte d’Appello di Catanzaro

Pubblicato il: 11/11/2023 – 13:21
“Perseo”, annullata in parte la confisca dei beni di Franco Trovato

CATANZARO La Corte di Appello di Catanzaro (presidente Loredana De Franco), giudicando in sede di rinvio della Corte di cassazione ha ordinato la restituzione di gran parte dei beni sequestrati e confiscati a Franco Trovato, coinvolto nell’ambito dell’operazione “Perseo” contro i clan della ‘ndrangheta di Lamezia Terme. Accogliendo, dunque, le argomentazioni dei due avvocati difensori, Antonio Larussa e Francesco Gambardella del Foro di Lamezia Terme, la confisca è stata così limitata a soli due beni immobili (1/6 di un terreno di proprietà della moglie del Trovato Franco, ad un fabbricato del valore di 22.500,00 euro sito nel comune di Nocera Terinese sempre della moglie di Trovato) nonché ad orologio da tavolo di lusso e ad un motociclo Harley Davidson, ordinando per tutti gli altri numerosi beni la restituzione agli aventi diritto, ossia al Trovato Franco ed ai suoi prossimi congiunti.

L’operazione Perseo

La Guardia di Finanza all’epoca del sequestro aveva stimato in 2,1 milioni di euro il valore dei beni sequestrati, poi confiscati con le sentenze di 1° e di 2° grado dell’operazione “Perseo”. Tra questi diversi terreni agricoli ed edificabili situati a Lamezia e dintorni; un lussuoso condominio con piscina che era l’abitazione dell’imputato e dei suoi familiari a Lamezia; una villa a Nocera Terinese; una villa a Lamezia; un capannone ad uso industriale ed artigianale a Lamezia, ovvero l’officina dei Fratelli Trovato in via del Progresso; quote societarie di due società riconducibili all’imputato e aventi sede a Lamezia; otto autovetture di varie marche e tipologie ed un motociclo di valore e disponibilità finanziarie e titoli di diverso genere rinvenuti nei conti e nei depositi bancari. Parte dei beni, intestati ad alcuni prossimi congiunti, veniva restituita ai terzi interessati a seguito di impugnazioni cautelari. Rimanevano sotto sequestro e successivamente confiscati alcuni terreni, fabbricati, capannoni, due beni mobili registrati, nonché quote societarie di una società. La Suprema Corte di cassazione nel 2018 aveva annullato il provvedimento di confisca per evidente vizio motivazionale. (Gi. Cu.)

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