Migranti, non è un viaggio ma una fuga

LAMEZIA TERME Sino a ieri i migranti giunti in Italia nel 2023 sono stati 147.235, e manca ancora un mese e mezzo, per dare un’idea in tutto il 2022 erano stati 91.623.
I numeri ci dicono, insomma, che la narrazione sulla difesa dei confini e su improbabili blocchi navali cozzano con la realtà di un fenomeno migratorio che è, per definizione, ciclico, storico ed insopprimibile. E nel mentre si ripropone il tentativo di esternalizzare la responsabilità in materia di asilo con l’accordo tra Italia ed Albania, la domanda vera riguarda invece le forme dell’accoglienza, i percorsi di integrazione, i tentativi di adattarsi ad una realtà con cui fare i conti. E’ l’approccio scelto da «Calabria dell’altro mondo», la video inchiesta de L’altro Corriere Tv (canale 75 DDT) in onda stasera alle 21.

Volti, parole e storie di chi è accolto e poi di chi ogni giorno mostra della Calabria il suo profilo autentico, quello di un approdo che continua ad essere sicuro – come lo è stato per chi nel corso dei secoli è giunto sulle sue coste – e più recentemente terra, essa stessa, di migranti.

Nel racconto di questa sera i mediatori culturali, gli psicologi che affrontano le storie di chi arriva dalla Libia, i migranti che trovano la loro dimensione in un borgo calabrese, famiglie che consentono il mantenimento in vita di scuole che, prima o poi, dovrebbero chiudere. E’ la tessera di un mosaico, quello narrato da Calabria dell’altro mondo, che consente anche di valutare il percorso di sensibilità intrapreso dalla Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme. (redazione@corrierecal.it)