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Calabria, la crescita dell’economia perde vigore. E aumenta il clima di sfiducia – VIDEO

Il report congiunturale della Banca d’Italia evidenzia un rallentamento nella prima parte del 2023. Torna ad salire il tasso di disoccupazione

Pubblicato il: 16/11/2023 – 10:46
Calabria, la crescita dell’economia perde vigore. E aumenta il clima di sfiducia – VIDEO

CATANZARO «Nella prima parte del 2023 la crescita dell’economia calabrese ha perso vigore, proseguendo nella tendenza che si era già manifestata a partire dalla metà dello scorso anno. In base all’indicatore Iter elaborato dalla Banca d’Italia, nel primo semestre l’attività economica in regione è aumentata dell’1,1 per cento, in linea con quanto osservato nel resto del Paese». Lo rivela la filiale di Catanzaro della Banca d’Italia nel report congiunturale sull’andamento dell’economia in Calabria. «Secondo i risultati del sondaggio congiunturale condotto tra settembre e ottobre dalla Banca d’Italia – prosegue il report – il fatturato delle imprese calabresi nei primi mesi dell’anno ha registrato in media un moderato incremento, ancora sostenuto dall’aumento dei rezzi di vendita. La situazione reddituale è migliorata, beneficiando anche della riduzione dei prezzi energetici, mentre gli investimenti sono rimasti su livelli contenuti, risentendo probabilmente del clima di incertezza sull’evoluzione del quadro macroeconomico e dell’innalzamento del costo del credito. A livello settoriale – spiega la Banca d’Italia – il rallentamento ha riguardato maggiormente l’industria in senso stretto. Le costruzioni sono state in parte sospinte dal completamento degli interventi di riqualificazione edilizia stimolati dal Superbonus mentre in prospettiva potrebbe incidere di più il contributo dei lavori pubblici finanziati dal Pnrr che finora è stato inferiore alle attese deli operatori. Nel terziario la congiuntura è rimasta positiva, pur risentendo della frenata delle vendite nel commercio e della debole crescita delle presenze turistiche». Il report inoltre segnala che «dopo la sensibile ripresa del biennio precedente, gli andamenti occupazionali hanno mostrato segnali di indebolimento, che hanno riguardato soprattutto i contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato e la componente femminile. Il tasso di disoccupazione è tornato a crescere, alimentato però essenzialmente da una maggiore intensità nella ricerca di lavoro. I consumi delle famiglie calabresi – aggiunge ancora la Banca d’Italia-filiale di Catanzaro – hanno risentito del forte calo del potere di acquisto, accompagnato da un deterioramento del clima di fiducia. L’inflazione, dopo aver raggiunto un picco a fine 2022, ha iniziato gradualmente a ridursi nei primi mesi dell’anno in corso, pur restando ancora su livelli elevati». Infine, per la Banca d’Italia «le famiglie in difficoltà economica hanno continuato a beneficiare di misure straordinarie volte a limitare l’impatto dei rincari dei prezzi di energia e gas. Al contempo, a seguito delle recenti modifiche normative, ha iniziato a ridursi la quota di famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza, che sarà sostituito a partire dagli inizi del 2024 dall’Assegno di Inclusione, destinato a una platea più ristretta di nuclei familiari”».

La conferenza stampa alla filiale catanzarese della Banca d’Italia

L’industria in senso stretto

«Nei primi nove mesi dell’anno – si legge quindi nel report di Bwnkitalia – si è assistito a un ulteriore indebolimento dell’attività industriale, in linea con quanto registrato nell’ultima parte del 2022. Secondo i risultati del sondaggio congiunturale della Banca d’Italia (Sondtel), condotto in autunno su un campione di imprese con almeno 20 addetti, il saldo positivo tra la quota di aziende con fatturato nominale in crescita e quelle con fatturato in calo si è attestato su livelli ampiamente inferiori rispetto allo stesso periodo del 2022; considerando i volumi di vendita il saldo tra giudizi di aumento e diminuzione è risultato solo di poco positivo. Tra i settori di specializzazione, la crescita è stata più accentuata nell’industria alimentare, che ha tratto vantaggio anche dal sostegno della domanda estera; le attività connesse all’edilizia hanno invece mostrato una dinamica peggiore».

Le costruzioni

«Nel settore delle costruzioni – aggiunge Bankitalia – sono emersi segnali di attenuazione della fase di espansione registrata nell’ultimo biennio. Nel primo semestre dell’anno, le ore lavorate denunciate alle Casse edili presenti in regione sono diminuite del 6 per cento, dopo il forte incremento avvenuto nello stesso periodo del 2022 (81 per cento). Considerando le aziende con almeno 10 addetti, sulla base del sondaggio della Banca d’Italia condotto tra settembre e ottobre, poco meno di due terzi delle imprese si attende comunque un aumento del valore della produzione nel 2023, mentre il 14 per cento ne prevede un calo».

Turismo e porto di Gioia Tauro

«Dopo il sensibile recupero dello scorso biennio seguito allo shock pandemico – prosegue poi la filiale di Catanzaro della Banca d’Italia – la crescita dei flussi turistici in regione si è fortemente attenuata. Secondo le informazioni provvisorie sui primi otto mesi del 2023 fornite dall’Osservatorio sul turismo della Regione Calabria, le presenze nelle strutture ricettive in regione sono salite solo del 2 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2022. In particolare, i turisti stranieri sono aumentati del 18 per cento, mentre quelli domestici sono lievemente diminuiti. I pernottamenti risultano ancora inferiori di circa il 20 per cento rispetto al 2019 (37 per la componente straniera). Per quanto riguarda il settore dei trasporti, i passeggeri transitati per gli aeroporti regionali nei primi 8 mesi dell’anno sono cresciuti del 17 per cento, tornando sostanzialmente sui livelli pre-pandemia. In particolare, i voli sono aumentati in linea con i maggiori flussi di stranieri e con la ripresa degli spostamenti dei residenti in regione. Nel porto di Gioia Tauro è continuata la fase di crescita in atto dalla seconda metà del 2019. La movimentazione di container nei primi nove mesi dell’anno è salita del 2,1 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso (era cresciuta di oltre il 7 per cento nel 2022)». Il report è stato presentato questa mattina dal direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia, Marcello Malamisura, e dai redattori del rapporto, compienti del Nucleo di ricerca dell’istituto. (a. cant.)

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