COSENZA C’è anche il cosentino Giuseppe Drago (difeso dall’avvocato Cristian Bilotta) tra gli imputati del maxi processo “Rinascita Scott“, ieri conclusosi con 207 condanne in primo grado. L’accusa nei suoi confronti è di aver partecipato allo spaccio internazionale di stupefacenti di Zungri. Non solo. Drago viene ritenuto «punto di riferimento a Cosenza per quanto attiene l’attività di spaccio» perpetrata anche in altre regioni. L’accusa, a tal proposito, aveva annotato un viaggio con protagonista Giuseppe Drago da Cosenza verso la Campania. Lo stesso poi è stato sottoposto a controllo delle forze dell’ordine a Lagonegro e trovato in possesso di diversi kg di droga. Sempre secondo la procura, l’imputato avrebbe depositato lo stupefacente, in attesa di trasportarlo, in un magazzino nella città dei bruzi. L’accusa nei confronti del 53enne era di associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina, marijuana e hashish. La procura, nei suoi confronti, aveva invocato una pena a 20 anni di reclusione, ma ieri Drago è stato condannato a 4 anni e 4 mesi. E’ caduta l’accusa principale, ovvero quella di far parte di una associazione dedita allo spaccio e lo stesso imputato, inoltre, non è stato considerato punto di riferimento per il cosentino. (f.b.)
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