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Il futuro ciclo dei rifiuti: stop al ricorso alla discarica e impianto di Gioia Tauro centrale

L’aggiornamento del piano di gestione da parte della giunta regionale: tra gli obiettivi la raccolta differenziata all’80 per cento nel 2027

Pubblicato il: 25/01/2024 – 9:48
Il futuro ciclo dei rifiuti: stop al ricorso alla discarica e impianto di Gioia Tauro centrale

CATANZARO Gli obiettivi della raccolta differenziata al 75% nel 2025 e all’80% nel 2027 e della «eliminazione definitiva del ricorso alla discarica», la centralità dell’inceneritore di Gioia Tauro «per chiudere il ciclo di gestione». Sono queste alcune delle linee direttrici alla base dell’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale per adeguare la Calabria alla direttiva Ue sull’economia circolare: allegato all’aggiornamento del Piano rifiuti, in particolare quelli urbani, anche il Rapporto ambientale di Vas. «Il presente aggiornamento – si legge nella relazione che accompagna la delibera – copre un arco di pianificazione sino al 2030 con l’obiettivo di definire un sistema integrato di gestione dei rifiuti fondato sull’ordine di priorità di gestione comunitaria: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di energia, improntato ai principi di autosufficienza e prossimità».

La raccolta differenziata

Per la raccolta differenziata – si rileva nella relazione – «l’obiettivo è il raggiungimento del 65% al 2023, del 75% al 2025, dell’80% al 2027, proiettando al 2030 il mantenimento dell’80% di Rd. Lo scenario previsionale della raccolta differenziata è funzionale all’incremento dell’intercettazione delle frazioni merceologiche dei rifiuti urbani con l’obiettivo di raggiungere almeno il 60% di riciclaggio di materia dai rifiuti urbani entro il 2025, anticipando l’obiettivo fissato dalla normativa vigente per l’anno 2030. Il fondamentale cambio di paradigma del presente aggiornamento, in accordo alla previsione del Prgr del 2016 modificato nel luglio 2022, consiste nell’eliminazione definitiva del ricorso alla discarica, privilegiando il recupero energetico delle frazioni non riciclabili nell’impianto di Gioia Tauro rispetto all’opzione di smaltimento, in linea con le indicazioni della gerarchia comunitaria e del Programma nazionale di Gestione dei Rifiuti. Rispetto alla pianificazione previgente e al documento di indirizzo per l’aggiornamento del Piano del marzo 2022, il recupero di energia è esteso anche al rifiuto urbano residuo. Tale scelta – prosegue la Giunta regionale – trova fondamento nell’analisi e valutazione delle alternative contenute nel Rapporto Ambientale di Vas che, sulla base del mutato quadro normativo e regolamentare, dimostra che recupero energetico sia la soluzione ambientale più sostenibile per la gestione del Ru. Tale scelta è coerente il Programma nazionale per la Gestione dei Rifiuti che si è espresso in maniera chiara, aprendo le porte ad un cambio di rotta funzionale al raggiungimento dei nuovi obiettivi comunitari».

Il termovalorizzatore di Gioia Tauro

L’impianto di Gioia Tauro

Nell’aggiornamento poi si specifica: «Tra le azioni per colmare il gap impiantistico di gestione dei rifiuti urbani residui, il Pngr raccomanda la preferenza per opzioni impiantistico-tecnologiche finalizzate al recupero energetico diretto, senza pretrattamenti, in maniera tale da massimizzare la valorizzazione energetica dei rifiuti. In accordo alla gerarchia comunitaria e ai nuovi obiettivi di riduzione dello smaltimento in discarica, l’inceneritore di Gioia Tauro, in continuità con la scelta già operata nel Piano del 2016 e in accordo all’analisi di sostenibilità contenuta nel rapporto ambientale di Vas è chiamato a svolgere un ruolo centrale per chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti urbani. Il recupero di energia da rifiuto rappresenta quindi la scelta da prediligere rispetto allo smaltimento in discarica, da applicare a tutte le frazioni residuali non riciclabili che non possono essere ulteriormente sottoposte a recupero di materia ma che, invece, sono suscettibili di recupero energetico. Tali frazioni sono rappresentate dai rifiuti derivanti dalle operazioni di recupero delle frazioni della raccolta differenziata nonché dal rifiuto urbano residuo». Per la Giunta regionale del resto «l’obiettivo è quello di impedire che vengano conferiti in discarica rifiuti idonei al riciclaggio e di raggiungere una percentuale di rifiuto urbano conferito in discarica inferiore al 10% entro il 2025, anno in cui si prevede di completare la rete pubblica di infrastrutture di trattamento, compresa la realizzazione dell’adeguamento e completamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro, nel quale, inoltre, potrà essere trattata una aliquota significativa dei fanghi (rifiuti speciali) prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane. Lo smaltimento in discarica rimane l’opzione residuale, cui ricorrere nel periodo transitorio, nelle more del completamento e adeguamento del sistema impiantistico regionale. Il sistema impiantistico regionale, come nel Piano del 2016, rimane incentrato sulla creazione di una rete di  infrastrutture di recupero, per la valorizzazione delle frazioni della raccolta differenziata, denominate ecodistretti, ferma restante l’autonomia organizzativa e gestionale dell’ente di governo di cui alla legge regionale 10/2022 – Arrical – che potrà operare, in seno al Piano d’Ambito, scelte volte ad ottimizzare e razionalizzare la realizzazione della rete infrastrutturale nonché individuare i siti di nuova realizzazione». (c. a.)

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