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Sanità, governance verso la stabilizzazione. Ecco i prossimi step della fase 2 di Occhiuto

Con le ultime nomine sono state completate importanti caselle del management. Adesso c’è da definire il Dipartimento. La sfida di Azienda Zero

Pubblicato il: 30/01/2024 – 20:03
Sanità, governance verso la stabilizzazione. Ecco i prossimi step della fase 2 di Occhiuto

CATANZARO Ancora un’altra casella e la governance della sanità calabrese sarà completa, anche se sempre a tempo. Negli ultimi giorni il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nella sua qualità di commissario per l’attuazione del piano di rientro, ha chiuso altre due caselle della filiera manageriale del settore: prima la designazione del nuovo commissario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, e poi la conferma, ai sensi del Decreto Calabria, degli attuali commissari delle Asp e delle aziende ospedaliere. Con queste due mosse, una delle quali peraltro quasi “atto dovuto” a termini di legge – il governatore-commissario della sanità calabrese ha ulteriormente “puntellato” il settore, dopo che nelle scorse settimane era stata trovata la quadra sulla struttura commissariale con la designazione di Iole Fantozzi quale sub al fianco di Ernesto Esposito, la nomina della superconsulente Licia Petropulacos e – già alcuni mesi fa – la nomina dei dg delle due aziende che richiedevano, per motivi diversi, un’attenzione speciale, l’Asp di Reggio Calabria, affidata sempre a Lucia di Furia, e l’Asp di Cosenza, affidata sempre ad Antonello Graziano.

Il capitolo Dipartimento

Il completamento della casella di Azienda Zero e il rinnovo dei commissari delle Asp e aziende ospedaliere sono due step che indubbiamente servono a Occhiuto per procedere alla definitiva stabilizzazione del management (e del governo) della sanità calabrese. A stretto giro di posta ne manca ancora uno, di step, quello relativo alla dirigenza generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute, al momento retto da Tommaso Calabrò ad interim, cioè per un anno o fino alla conclusione della procedura di selezione del vertice burocratico: il 15 gennaio è scaduto l’avviso per le candidature, avviso già scaduto una prima volta a fine 2023 ma poi riaperto per avere – a quanto sembra – una platea di candidati la più ampia possibile. E’ attesa a giorni la pubblicazione degli ammessi e quindi la nomina da parte della Giunta, mentre già fioccano nei corridoi del terzo piano della Cittadella indiscrezioni sul “papabile” nuovo dg del Dipartimento (molto quotato è il nome di Giovanni Pavesi, già manager nelle Regioni Veneto e Lombardia, ma ovviamente si tratta di vedere se questo nome è nell’elenco degli ammessi). Gli altri step saranno poi gli avvisi per individuare i direttori generali delle Asp e delle aziende ospedaliere che hanno ancora come vertici i commissari: nelle scorse settimane erano state avviate le procedure per l’Asp di Vibo e le aziende ospedaliere di Cosenza e di Reggio Calabria, procedure poi revocate da Occhiuto perché l’incertezza che grava sull’Asp vibonese, sotto accesso antimafia, avrebbe potuto prestare il fianco a  ricorsi che si sarebbero potuti “scaricare” anche sulle altre aziende. Ieri comunque, in linea con quanto riferito dallo stesso Occhiuto, cioè l’intenzione di procedere con bandi singoli, è stato lanciato quello per l’azienda ospedaliera di Cosenza, altri bandi sono dati in arrivo prossimamente: dopo l’estate le procedure potrebbero arrivare alla conclusione.

La sfida di Azienda Zero

Insomma, un cronoprogramma che sembra configurare quasi una fase 2 della sanità calabrese sotto la gestione Occhiuto, fase che coinciderebbe con questo 2024 che anche per questo settore sarà estremamente delicato. Perché le sfide sono tante, e una delle principali è lo start di Azienda Zero, il nuovo ente di governance voluto di Occhiuto per centralizzare le funzioni sanitarie ma ancora non pienamente operativo. La scomparsa del primo commissario, Giuseppe Profiti, ha frenato il varo di una macchina che stava iniziando a ingranare. L’interregno di Vitaliano De Salazar, oggi commissario dell’azienda ospedaliere di Cosenza, a quanto sembra è servito essenzialmente a garantire la gestione ordinaria di Azienda Zero ma ora si tratta di accelerare. E in questa ottica gli addetti ai lavori inquadrano la nomina di Miserendino, collegandola anche al fatto che alla Cittadella già da diverse settimane sta operando con particolare attivismo la Petropulacos, che con Miserendino ha condiviso anni importanti nella sanità dell’Emilia Romagna. E’ in effetti Azienda Zero e la sua definitiva entrata a regime a pieni motori la vera grande sommessa della fase 2 della gestione Occhiuto. (a. cant.)

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