LONGOBUCCO Nonostante le numerose proteste promosse e portate avanti dai cittadini e dalle sigle sindacali, i territori della Sila Greca continuano a vivere il disagio dell’isolamento a seguito del crollo del viadotto Ortiano avvenuto, ormai, più di un anno fa. Dopo le agitazioni dei giorni scorsi, legate anche alla mancanza di infrastrutture viarie sicure, non è tardata ad arrivare la risposta del gruppo di maggioranza in Consiglio Comunale, che in una nota ha affermato: «In un momento cruciale per la nostra comunità, la sicurezza diventa la priorità assoluta. L’esito positivo del tavolo tecnico tra Anas e Autorità di Bacino segna un passo fondamentale nella ricostruzione del ponte crollato. Tuttavia, vogliamo sottolineare che l’acquisizione formale dei pareri non è una mera formalità». «Gli studi condotti finora – spiegano – hanno evidenziato riscontri preoccupanti, sottolineando la necessità impellente di mettere in atto misure di sicurezza robuste. La protezione del rilevato a mezzacosta attraverso lo studio per le briglie è parte integrante di questo impegno. Il gruppo, insomma, ha cercato di rassicurare i cittadini sull’integrità dell’operato dell’amministrazione. Al contempo, hanno ribadito che si impegneranno a garantire che ogni fase della ricostruzione rispecchi gli standard più elevati di sicurezza, «lavorando instancabilmente per superare le sfide e riportare la normalità in modo sicuro e affidabile». «Il progetto per la ricostruzione del tratto crollato – precisano – è frutto di un complesso confronto per realizzare un’opera che sia prima di tutto sicura, con indagini e valutazioni tecniche. Il rischio idraulico, connesso al posizionamento dell’infrastruttura, ha reso ancora più complesse le soluzioni progettuali: nessuno può autorizzare una soluzione che non sia tarata sulla singolarità dell’infrastruttura. La situazione a valle del ponte Ortiano non è risolvibile soltanto “ripristinando il rilevato”. Per giungere a tale ripristino, si stanno progettando soluzioni che consentano di mitigare definitivamente il rischio idraulico. Ciò è reso possibile solo da necessari ed approfonditi studi sull’intero bacino. A breve l’Autorità di Bacino fornirà ufficialmente il proprio parere». Dall’incontro tra il sindaco, Giovanni Pirillo, e il Responsabile del Procedimento per la strada Sila-Mare, Giuseppe Iritano, è emerso che «i lavori procedono con regolarità e nell’estate 2024 la strada sarà pronta e quindi transitabile». «Scongiurando quanto accaduto nel mese maggio scorso, – rassicurano – si è già provveduto ad una più accurata sistemazione lungo l’asse viario in costruzione, nonché la messa in opera della rete su alcuni versanti. Vi è un impegno quotidiano da parte del dirigente generale ingegnere Claudio Moroni, dell’ingegnere Iritano e dell’intero gruppo di lavoro, i quali sono sempre disponibili verso la nostra comunità, che attende il completamento di tale opera per uno sviluppo economico e turistico della costa Jonica fino all’altopiano Silano». Il passaggio finale è stato poi dedicato alle polemiche sollevate in questi giorni: «Queste persone che amministravano il nostro paese durante la realizzazione e inaugurazione del ponte crollato, sono guidate da sentimenti rancorosi e con un’agenda politica ben definita, ora sembrano fare finta di niente, suggerendo addirittura cosa dire e cosa fare. È fondamentale garantire che la ricostruzione non venga influenzata da alcuna motivazione politica, ma piuttosto guidata da una ricerca sincera del benessere della comunità di Longobucco e non da “interessi politici esclusivamente personali”». (Eco dello Jonio)
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