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Unical, il centro antiviolenza “Lanzino”: «Offese non da Hume, ma da chi deve cambiare prospettiva»

Il Cav si esprime sul post del professore Pupo: «L’università restituisca il senso della storia e dei percorsi di libertà della donna»

Pubblicato il: 11/03/2024 – 13:43
Unical, il centro antiviolenza “Lanzino”: «Offese non da Hume, ma da chi deve cambiare prospettiva»

RENDE «Assolutizzare oggi un pensiero maschile e singolare del XVIII secolo, è aberrante e retrogado»: così il Centro Antiviolenza “R. Lanzino”, in merito alla querelle scaturita dal post pubblicato dal docente Unical Spartaco Pupo che, proprio in occasione della Giornata internazionale delle donne, aveva citato il filosofo David Hume.
«Non si fa fatica a comprendere il significato della posizione espressa sui social dal docente dell’Università della Calabria: la citazione di un filosofo, vecchia di quasi 300 anni, alla quale evidentemente è aderente l’attuale pensiero dell’accademico. L’uomo è superiore alla donna per forza sia nell’animo che nel corpo, dotato di “autorità della quale non deve abusare ma usare con benevola comprensione per le tendenze di lei”. Ci sarebbe piaciuto contestualizzare la dichiarazione che oggi leggiamo con preoccupazione anche alla luce della retorica del vittimismo di una certa destra che mobilita voci in nome di una mancanza di libertà nell’espressione del pensiero. Preoccupa, poi, che chi dovrebbe concorrere attraverso il pensiero critico alla formazione di giovani menti, si ancori, invece a elucubrazioni figlie di un’epoca fortunatamente lontana secoli. Il professore avrebbe fatto bene a citare Olympe de Gouges ghigliottinata nel 1793 perché si era comportata “come una donna non deve comportarsi”». La nota prosegue: «Ancora una volta ci siamo sentite offese, non da Hume che era uomo del suo tempo, ma da chi deve necessariamente cambiare prospettiva. Noi donne abbiamo necessità di partire dalla nostra prospettiva che è e sarà femminile e plurale, così come vogliamo essere noi a scegliere i sentimenti e i comportamenti maschili che ci fanno crescere insieme senza alcuna prevaricazione, su questo il professore Pupo può essere d’accordo? Aspettando di sapere a che galanteria si riferisce il professore e come secondo lui devono comportarsi le donne, auspichiamo che l’Istituzione universitaria faccia i passi giusti per restituire alla comunità accademica e non solo il senso della storia e dei percorsi di libertà e di autodeterminazione della donna».

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