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Europee nel mirino e sfide identitarie, M5S in azione. Conte atteso a metà aprile in Calabria

Movimento mobilitato a partire da temi come la lotta contro l’autonomia differenziata. Tra difficolta e attivismo, ecco la fotografia pentastellata

Pubblicato il: 24/03/2024 – 8:02
Europee nel mirino e sfide identitarie, M5S in azione. Conte atteso a metà aprile in Calabria

LAMEZIA TERME Manovre pentastellate, il Movimento in movimento… I 5 Selle iniziano a battere e marcare il territorio anche in Calabria in vista delle elezioni europee. Prime prove generali e di piazza a Cosenza, con la ormai permanente mobilitazione – prima in autonomia e poi con il “campo largo” (non solo politico, ci sono anche incursioni sindacali ed ecclesiastiche) contro l’autonomia differenziata, e all’orizzonte un’intensificazione dell’azione che dovrebbe avere come sigillo la presenza del leader Giuseppe Conte, atteso – dicono fonti grilline – a metà aprile a Corigliano Rossano per una convention di ampio respiro. Del resto, la “deadline” delle Europee, soprattutto, impone ai 5 Stelle il massimo sforzo, perché c’è da difendere e se possibile migliorare l’ottimo dato di cinque anni fa, anche in Calabria, con il Movimento che risultò il partito più votato a livello regionale (il 26,7%). Da quel giorno di acqua sotto i ponti però ne è passata parecchia, di mezzo ci sono state anche esperienze controverse di governo in condizioni peraltro emergenziali e quasi proibitive e forse quei numeri sono ormai fuori portata. E lo stesso Movimento si è profondamente trasformato, nel frattempo, acquisendo i tratti di un partito più classico e posizionandosi in una area politica comunque delimitata, quella del centrosinistra, sia pure confermando una certa idiosincrasia agli accordi politici. L’arrivo di Conte in Calabria previsto come detto da qui a qualche settimana – si fa intendere da ambienti pentastellati – dovrebbe servire a fare il punto della situazione e a testare lo stato di salute del M5S anche in Calabria, in un contesto interno ed esterno ancora piuttosto enigmatico.

Lo stato di salute del M5S in Calabria

Intanto, in vista delle Europee ci sono punti fermi ma ancora tante incognite: il capolista, letteralmente imposto da Conte, sarà l’economista calabrese Pasquale Tridico, già presidente dell’Inps, che già si è di fatto “insediato” in Calabria con le prime iniziative pubbliche, “scortato” dai big calabresi come i parlamentari e il capogruppo alla Regione Davide Tavernise. Non sarà della partita l’apprezzatissima europarlamentare uscente Laura Ferrara, stoppata dal divieto del terzo mandato anche se per lei si prospetta comunque un ruolo di pregio nelle future strategie del M5S. Sicuramente la Calabria dovrà fornire alla casa comunitaria più di un contributo in termini di candidature ma per capire chi e come si aspettato indicazioni dal livello nazionale, che dovrà stabilire se ricorrere alle solite consultazioni online o alla scelta dirigista dei competitor. Nel complesso, in Calabria si riscontrano – stando a quanto fanno trapelare alcune fonti – ancora difficoltà di radicamento e di reale operatività dei cosiddetti “gruppi territoriali“, la nuova articolazione del M5S sui territori, ma la visibilità dei pentastellati nel dibattito politico è buona, anche per l’azione della segreteria guidata dalla parlamentare Anna Laura Orrico, che si sta districando al meglio in un non facile compito di sintesi delle variegate anime del Movimento. Non mancano ovviamente le smagliature e le fibrillazioni, come quella che mesi fa si è creata in seno al gruppo in Consiglio regionale, con il “caso” Francesco Afflitto, accusato da diverse componenti del partito di essere eccessivamente tiepido con il centrodestra di Occhiuto: secondo quanto trapela da fonti M5S, nelle scorse settimane Afflitto sarebbe stato convocato a Roma per un confronto con Conte e i leader del partito garantendo sull’intenzione di lavorare nell’interesse dei pentastellati ma resterebbe comunque “sotto stretta osservazione”. Laddove invece Tavernise, che tra l’altro sarebbe il più impegnato a preparare al meglio la prossima visita di Conte, appare il custode dell’ortodossia pentastellata con alcune battaglie identitarie quali i fari accesi sui fondi Ue e la lotta agli “imboscati” in sanità. L’attenzione comunque è rivolta soprattutto a Roma. C’è sempre la preoccupazione legata al rischio di perdere un seggio alla Camera per il ricorso del forzista Andrea Gentile, ricorso che ha portato al riconteggio dei voti nel collegio Cosenza grazie a un blitz del centrodestra in Giunta delle elezioni (blitz facilitato – mormora stizzito più di un grillino – anche da un Pd “distratto”, per usare un eufemismo): le prime indicazioni che emergerebbero dal riconteggio non sarebbero confortanti per il M5S, ma la strada è ancora lunga e la lotta si preannuncia aspra.  Sul piano prettamente politico, in Calabria il MS5 sembra propenso alla costruzione del campo largo con Pd e altre forze di centrosinistra molto più di quanto non sia a Roma, con le prime esperienze alle Regionali 2021, al ballottaggio di Cosenza e alle Comunali di Catanzaro del 2022, esperienze che saranno ripetute anche a Vibo Valentia (con un po’ di fatica) e a Corigliano Rossano. Le Europee, dove ognuno dovrà correre per sé, non agevoleranno ovviamente il processo in Calabria, ma la Calabria resta più laboratorio che altrove. Ma anche questo sarà un dato da verificare con l’arrivo di Conte. (a. cant.)

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